Dopo un silenzio di alcuni mesi Le Sardine di Legnano, scese in piazza lo scorso febbraio, hanno deciso di scrivere alla cittadinanza per «chiedere  semplicemente di votare usando il criterio per il quale è nata la terza repubblica: legalità».

Cara Legnano ti scrivo.
Il nostro silenzio è stato lungo e dettato da molti fattori, ma a pochi giorni da un voto che potrebbe cambiare la nostra città, il tempo del silenzio giunge al termine. Abbiamo assistito all’ennesima campagna elettorale dai toni non istituzionali e durante la quale non si è guardato ai progetti, ma agli avversari.È ora di dire basta! È ora di tornare a pensare al nostro futuro di cittadini ed ai futuri cittadini della nostra città, è ora di ritrovare  una serenità politica che nasce dal confronto e non dalla semplice appartenenza a uno o all’altro schieramento o dallo spirito da tifoseria che ha imperversato durante la campagna elettorale. È ora di riportare il senso civico nei cittadini attraverso persone che possono essere esempi istituzionali e di legalità.
Abbiamo da poco chiuso una delle pagine più brutte della politica legnanese che ha visto coinvolte nel malaffare figure politiche figure politiche che ad oggi hanno ancora incarichi di partito e poteri decisionali.
Per precisare l’ex sindaco e due assessori del centro destra sono stati indagati e ritenuti colpevoli in primo grado di vari reati .
Ci saremmo aspettati una presa di posizione netta di tutti i legnanesi, ma soprattutto di chi oggi si fa appoggiare dagli stessi simboli in queste elezioni comunali. Ci saremmo aspettati un ballotaggio tra forze politiche basate sulla legalità e sui valori che essa rappresenta e ci auguriamo che anche le forze politiche escluse dalla prima tornata elettorale si ricordino il motivo che ha portato a queste elezioni.
La legalità è il primo passo per riportare i cittadini a credere nella politica, nelle istituzioni e a sentirsi parte attiva della propria città.
Noi non vogliamo fare nomi, non vogliamo chiedere di votare per uno o per l’altro, chiediamo semplicemente di votare usando il criterio per il quale è nata la terza repubblica: legalità.