Dopo Movimento5Stelle e Verdi, anche il M5S esce allo scoperto commentando con non poche critiche il rifiuto da parte del candidato sindaco del centrosinistra, Lorenzo Radice, di non fare apparentamenti con liste escluse dalla sfida a due del ballottaggio. «Abbiamo deciso di non rispondere subito alla polemica che il candidato Radice ha acceso – è la premessa del candidato pentastellato Simone Rigamonti –  dove cercava di giustificare la sua personalissima e pericolosa scelta di correre solo e ci additava, falsamente, di essere in cerca di “poltrone”. Ma ora é tempo di chiarire».

M5S: “RADICE NON SI ASPETTI UNA OPPOSIZIONE CALMIERATA” – Nella giornata la coalizione arancione ha presentato Anna Pavan come vice sindaco in caso di vittoria, Rigamonti addita il candidato di centrosinistra per non avere voluto sacrificare posti in consiglio e in giunta per non scombussolare equilibri interni: «Con Radice ci siamo incontrati casualmente 10 minuti in Piazza San Magno – spiega Rigamonti –  nessun vero dialogo, solo un frettoloso scambio di opinioni, ma abbiamo avuto comunque modo di essere estremamente chiari con lui da subito: il MoVimento 5 Stelle ha ed aveva interesse ad entrare in Consiglio ed in Giunta tramite un cristallino apparentamento al solo scopo di vigilare, posto che ci sono molti soldi liberi da vincoli nel borsellino del Comune e tanti ne arriveranno con il Recovery Fund. L’unica richiesta è stata quindi di poter vigilare in favore della legalità e trasparenza. Radice, diversamente, aveva ed ha ancora oggi in mente altro, soprattutto perchè, senza filtri, ci riferiva che non avrebbe avuto modo di sacrificare posti in Consiglio e Giunta a nostro favore e che il nostro eventuale ingresso avrebbe di fatto scombussolato un “delicato equilibrio” interno. Chiaro é che le “poltrone” erano e sono già tutte assegnate e c’è chi è pronto a battagliare internamente per proteggerle, evidentemente anche a costo di perdere».

Nonostante questo Rigamonti auspica la vittoria di Radice: « Noi siamo e saremo sempre per la legalità, la trasparenza ed il supporto agli ultimi; auspichiamo che Radice possa vincere, ma non si aspetti un’opposizione calmierata se siederà sulla poltrona di sindaco. Anche da esterni al Consiglio saremo vigili e non faremo sconti a nessuno, chiunque esso sia. Sulla legalità saremo inflessibili. Ti auguriamo di vincere e di iniziare un percorso virtuoso per Legnano».

BRUMANA: “SAREMO CONTROLLORI CRITICI, FEROCI E COLLABORATIVI” – Siederà sicuramente in consiglio Comunale tra i banchi della minoranza, Franco Brumana con il Movimento dei Cittadini e anche lui si dice pronto a fare opposizione come controllori feroci ma anche collaborativi per la realizzazione del loro programma: «La competizione elettorale è stata affrontata dal Movimento dei Cittadini con la finalità principale di realizzare il programma. Il risultato elettorale ha assegnato al candidato del movimento l’11,88% dei voti ed ha dimostrato che questo programma e la proposta di una formazione veramente civica stanno prendendo piede in città. Nonostante il rifiuto ingiustificabile del PD, abbiamo accantonato la nostra ira e la nostra delusione ed abbiamo invitato a votare Radice, sempre in nome della legalità, anche se sapevamo che questo invito, che ci è costato molto, non verrà accolto da tutti i nostri elettori. Ora attendiamo gli esiti del secondo turno e speriamo che, contro ogni razionale previsione, non tornino al potere i seguaci del Sindaco e degli assessori arrestati. Comunque vada, ci troveremo nella minoranza consigliare e quindi all’opposizione. Svolgeremo il ruolo di controllori e sapremo essere critici feroci, se sarà il caso, ma saremo anche capaci di collaborare per attuare le proposte del nostro programma e potremo arrivare a lodare pubblicamente chiunque governerà se attuerà provvedimenti buoni e giusti. La nostra partecipazione alla campagna elettorale ha elevato il livello del confronto politico, perché a differenza dei due candidati che ora si contendono la carica di Sindaco, abbiamo impostato la propaganda su temi concreti, proponendo soluzioni frutto di studio e di analisi dei problemi, e non sull’immagine sorridente e su vaghe e fantasiose promesse».

La realizzazione del programma sarà la priorità: «Il nostro programma – spiega Brumana – e i nostri interventi sono stati ampiamente copiati dagli altri candidati, sia pure in termini generici, e ciò ci ha solamente dato soddisfazione e ci fa sperare che le nostre proposte possano trovare più facilmente accoglienza da parte di chi governerà Legnano. Il nostro impegno non si attuerà solo in Comune, ma riguarderà soprattutto la città. Promuoveremo riunioni aperte a tutti i cittadini, gruppi di lavoro e di analisi di temi specifici e soprattutto il confronto costante con chi ci rappresenterà in consiglio comunale. Saremo, come è nostra natura, aperti a collaborare con chiunque per raggiungere risultati concreti e positivi, mantenendo comunque sempre la nostra autonomia dalle forze politiche. Il nostro impegno quindi non verrà meno, ma proseguirà con modalità diverse da quelle elettorali o da quelle che sarebbero state consentite dall’essere all’interno della maggioranza. I cittadini scesi in campo si stanno già rimboccando le maniche e non molleranno»