Salvini torna in piazza per Toia: “A Legnano quante bugie e cattiverie”
Dieci giorni dopo il primo comizio, il segretario della Lega torna in piazza a Legnano per tirare la volata a Carolina Toia in vista del ballottaggio
Dieci giorni fa era venuto a Legnano per lanciare l'”operazione 51%” del centrodestra in vista delle elezioni del 20 e 21 settembre. Oggi, in una piazza da poco bagnata dalla pioggia e ancora costellata di ombrelli, il segretario della Lega Matteo Salvini è tornato a Legnano per tirare la volata a Carolina Toia in vista del ballottaggio di domenica 4 e lunedì 5 ottobre. Proprio poche ore fa la conferma che anche il centrosinistra ha deciso di correre da solo, senza apparentamenti: si riparte, quindi, da dove si era rimasti lo scorso fine settimana, con Lorenzo Radice che proverà a recuperare dieci punti percentuali a Toia.
La prima a prendere la parola di fronte a qualche centinaia di persone è stata la candidata del centrodestra: «Non vado a cercare altri alleati io lavorerò solo per voi. La mia parola chiave sarà sicurezza perché tutti voi mi avete chiesto questo. Non è accettabile che le donne non possano girare tranquille. Onestà, trasparenza e impegno mi accompagneranno sempre». Dopo è stato il turno dell’europarlamentare Isabella Tovaglieri, della consigliera regionale Silvia Scurati, dell’onorevole Fabio Boniardi, del segretario nazionale della Lega lombarda Paolo Grimoldi.
A pochi metri dal gazebo “arancione” del Partito Democratico, Matteo Salvini è tornato a battere con lo stesso copione sui tasti che aveva già toccato dieci giorni fa: immigrazione, pensioni, sfiducia al ministro Lucia Azzolina e il processo che lo aspetta a Catania: «Grazie per la fiducia data a Carolina e alla Lega. Partiamo da zero a zero. Il sindaco fa la differenza. Il Governo sta facendo sbarcare i clandestini e noi dobbiamo avere un sindaco che non accoglierà nessuno di loro. In più Conte toglierà quota 100 e cancelleranno i decreti sicurezza. Faremo una opposizione durissima e chiederemo la sfiducia del ministro Azzolina. I cittadini hanno dato prova di partecipazione e dobbiamo far sentire la nostra voce. Conto di tornare a Legnano con Carolina sindaco e io presidente del Consiglio».
Il leader della Lega è stato accolto da una marea di cartelli “Processate anche me”, con un chiaro riferimento proprio al procedimento a carico del segretario del Carroccio: «Sabato non potrò portare mia figlia al parco perché sarò in Tribunale a Catania. Non ho dubbi per quello che ho fatto perché ho difeso il mio Paese, prima o poi la verità verrà a galla. Lo abbiamo visto anche a Legnano, quante bugie, quante infamie, quante cattiverie. Ma la risposta migliore l’avete data voi», ha detto rivolgendosi alla piazza di sostenitori. Nelle retrovie anche un piccolo gruppo di ragazzi dei centri sociali che ha intonato “Bella Ciao” e nella mischia qualche cartello che inneggiava “Parlateci di Fratus”, ricordando le vicende che hanno spazzato via la giunta a trazione leghista al governo di Legnano fino alla scorsa primavera.
Foto di Antonio Emanuele Pasquale
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