Elezioni a Legnano, scatta la denuncia per un telefono in cabina elettorale. Dura replica di Fratelli d’Italia
Depositata una denuncia alla Polizia di Stato per irregolarità nelle operazioni di voto. Fratelli d'Italia, coinvolto dalla ricostruzione dei fatti, respinge le accuse
Si allunga l’ombra di una possibile irregolarità sulle elezioni amministrative di Legnano. Non si sono ancora chiuse le urne, ed è già esplosa la bagarre intorno alle elezioni per scegliere il nuovo sindaco della Città del Carroccio e rinnovare il consiglio comunale dopo oltre un anno di commissariamento.
All’origine delle polemiche un episodio che si è verificato nella serata di domenica 20 settembre alle scuole Carducci ed è attualmente al vaglio delle forze dell’ordine dopo la denuncia presentata al Commissariato di Legnano da Franco Brumana, uno dei candidati in corsa per la poltrona più alta di Palazzo Malinverni, d’accordo con Simone Rigamonti, altro candidato sindaco in corsa alle comunali, e Federico Zuccarino, aspirante consigliere.
Secondo la ricostruzione di Brumana, che ha a sua volta riportato alla Polizia di Stato quanto gli è stato segnalato, una donna sarebbe stata sentita da alcuni rappresentati di lista presenti ai seggi mentre nel cortile della scuola, parlando al telefono, chiedeva al suo interlocutore indicazioni per il voto e si accordava per inviare la foto delle operazioni elettorali («Ok Fratelli d’Italia come faccio per votare? Ok, voto, faccio la foto della scheda e ve la mando», è la frase pronunciata dall’elettrice secondo la ricostruzione fornita alla Polizia di Stato). A questo punto alcuni rappresentanti di lista di Fratelli d’Italia avrebbero avvicinato la donna e uno di loro le avrebbe indicato la spilletta che indossava per mostrarle il simbolo del partito. Poi, nonostante le richieste di una rappresentante di lista, l’elettrice sarebbe stata autorizzata a portare il telefono cellulare nella cabina elettorale e addirittura, secondo quanto denunciato, da lì sarebbe stata effettuata una chiamata.
A far luce sulla vicenda saranno le forze dell’ordine ed eventualmente la magistratura, ma intanto non si è fatta attendere la reazione di Fratelli d’Italia, con il circolo cittadino che si dice «senza parole». «Dopo il falso saluto romano, si è diffusa sui social un’altra strumentalizzazione attraverso una travisata ricostruzione dei fatti, per screditare Fratelli d’Italia Legnano – protesta Francesco Terreni, segretario del circolo legnanese del partito -. È evidente non sanno più come fare. Forse però non si accorgono che questa è la ragione per cui i cittadini diffidano e si allontanano sempre più dalla politica. Nessuno dei rappresentanti di Fratelli d’Italia ha in alcun modo violato la normativa elettorale, fatto per cui, purtroppo, ancora una volta, saremo costretti ad adire le autorità competenti per tutelare il nostro buon nome e il nostro corretto agire. Noi oltre ad esigere un voto pulito (commento affidato ai social da Franco Brumana, ndr), esigiamo un confronto politico corretto e informazioni veritiere».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.