Parrocchia Santi Martiri di Legnano in festa con il nuovo parroco don Walter Zatta. Per un parroco che lascia (qui il servizio dedicato a don Fabio Biancaniello che lascia San Paolo), ecco quindi un altro che arriva in una Chiesa di Legnano particolarmente in movimento.

Ieri sera, sabato 19 settembre, don Walter ha concelebrato la prima messa nella parrocchia dell’Oltrestazione con don Luca Longoni e don Reginaldo Morlacchi, quindi è stato festeggiato in oratorio dai fedeli. Un incontro cordiale per un primo contatto e una iniziale reciproca conoscenza.

«Non è facile raccogliere l’eredità dei parroci che mi hanno preceduto. Tra loro ci sono figure insigni, che ho avuto la fortuna di incrociare e conoscere negli anni passati vescovi, santi, laureati, professori… Io mi sento un prete “semplice”, senza grandi qualità, chiamato a svolgere un compito che percepisco molto più grande delle mie capacità. Per questo vi chiedo la pazienza degli inizi. La pazienza che hanno i genitori con i loro bimbi che crescono e continuano a porre domande», un esordio, questo del sacerdote, subito piaciuto ai parrocchiani.

«Mi sento come un bambino che sta imparando a conoscere un “mondo nuovo” abitato da tante belle persone che sono ancora sconosciute, per cui dobbiamo avere tutti la pazienza e la calma degli inizi- ha proseguito don Walter-. Calma e pazienza che si coniugano anche con i tempi che stiamo vivendo, certo non sempre facili, per tanti motivi, legati a filo doppio con questa pandemia che ci ha tutti presi di sorpresa e ci ha cambiato».

Il sacerdote è nato nel 1955 a Sesto San Giovanni ed è stato ordinato prete nel 1980. Proviene dalla comunità pastorale “Madonna di Lourdes” di Limido Comasco. A Legnano, oltre ad essere parroco dei Santi Martiri, è anche  amministratore parrocchiale del Beato cardinal Ferrari e dal 1° novembre lo sarà anche di San Paolo, dove dovrebbe arrivare un vicario parrocchiale, nell’ambito della definizione della comunità pastorale dell’Oltrestazione, di cui unico parroco sarà appunto don Walter Zatta.