Elezioni a Legnano, i Verdi promuovono l’assessorato della Felicità
La paternità dei temi legati all'ambiente, alla ecologia, alla sostenibilità è stata assolutamente rivendicata da Europa Verde che candida a sindaco l'arch. Alessandro Rogora
Anche i Verdi di Legnano hanno i loro “amanuensi”, ma gli originali sono soltanto loro. La paternità dei temi legati all’ambiente, alla ecologia, alla sostenibilità è stata assolutamente rivendicati da Europa Verde che candida a sindaco l’arch. Alessandro Rogora: «Anche i nostri competitor parlano nei loro programmi di argomenti di questo spessore, ma siamo stati noi a sollevarli per primi», il punto fermo della loro linea politica. Galleria fotografica a cura di Antonio Emanuele Pasquale.
In questa originalità, i Verdi anche oggi, alla presenza di esponenti nazionali come Elena Grandi, Aldo Guastafierro e Domenico Finiguerra, hanno richiamato i legnanesi a rivedere il loro rapporto con il movimento ambientalista: «Dare il voto alla nostra lista – ha ricordato infatti Rogora nel suo intervento – non significa affidarci una delega, ma piuttosto stringere un patto». Il candidato sindaco ha capovolto totalmente il rapporto lista-elettorato: «All’incontro del quartiere San Paolo – ha spiegato – ci è stato detto che si ricorderanno di noi nel dopo-voto perchè loro hanno la memoria lunga. Bene, ho replicato, io ce l’ho ancora più lunga e mi ricorderò anch’io di voi e del vostro voto. E sarò io a venirvi a cercare».
Un capovolgimento nel rapporto con i cittadini , ha poi sottolineato Finiguerra, che solleva il tema della responsabilità, fondamentale per prevenire, nel concreto, quelle situazioni che tutti denunciano ma soltanto quando ormai è tardi. Da qui, l’appello rinnovato a un cambio di stile di vita (per essere più felici e qui la grande novità dei verdi, istituire l’assessore della… Felicità!), ad affidarci al trasporto dolce (saranno i ciclisti coloro che cambieranno il mondo), ad una alimentazione diversa (perchè le scelte alimentari intelligenti e sostenibilità ambientale dovrebbero andare di pari passo).
«Alle crociate – la conclusione di Rogora – partivano e sapevano cosa avrebbero portato a casa, questa o quella reliquia. Noi in questa esperienza non sappiamo quale sarà il nostro risultato, ma sarà sicuramente il risultato di una testimonianza, che stiamo facendo senza alleanze perchè dell’ambiente volevamo parlarne in maniera molto personale. Entrare in una coalizione non ci dava alcuna garanzia di poterlo fare con la modalità di comportamento che abbiamo scelto. Il nostro è un sogno, una visione onirica, una scommessa nel dimostrare che la società chiede questo cambiamento di mentalità. Se non accadrà, daremo spazio solo alle “cassandre” che si preoccupano dei disastri ecologici, atmosferici, nucleari solo dopo che sono accaduti». «Noi, come Berlusconi qualche anno fa – sorride Rogora – abbiamo quindi deciso di scendere in campo e di fare del nostro meglio».
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