Insieme per Legnano e Legnano Popolare in campo per «una nuova primavera in città»
Le due forze politiche, che alle prossime elezioni amministrative si presenteranno con un'unica lista, hanno presentato candidati e progetto alla città
«Portare una nuova primavera a Legnano», governando «con la comunità» dopo aver «ascoltato rabbie, paure e delusioni di una città che negli ultimi due anni è stata lasciata troppo sola». È questo l’obiettivo con cui il centrosinistra si presenterà alle urne fra dieci giorni, come ha ribadito il candidato sindaco Lorenzo Radice quando ieri, mercoledì 9 settembre, Insieme per Legnano e Legnano Popolare hanno presentato alla città il progetto e i candidati con cui hanno deciso di scendere in campo in vista della prossima tornata elettorale, tenuti a battesimo dallo “storico” fondatore di Insieme per Legnano, Franco Crespi, e dalla consigliera regionale dei Lombardi Civici Europeisti, Elisabetta Strada.
Nata dalla “fusione” tra due delle quattro liste inizialmente date come futuri pilastri della coalizione, la lista conta 24 candidati: Marco Bianchi, Eligio Bonfrate, Simone Bosetti, Mario Brambilla, Amabilia Capocasa, Marco Castelletti, Maurizio Cellot, Barbara Delfini, Lorena Fedeli, Gabriele Gatti, Paola Locarno, Carla Mondellini, Giovanni Padalino, Ivaldo Pahle, Francesco Parma, Anna Pavan 62 anni, Anna Pontani, Paolo Raimondi, Sara Raimondi Evalli, Emanuela Roveda, Stefania Roveda, Paolo Scheriani, Francesca Toscano e Davide Turri. Un gruppo nato «al termine di un cammino che ha messo insieme idea, molte competenze professionali ed umane, sociali e culturali, e soprattutto persone che si sono messe in gioco in questo percorso – come ha ribadito Mario Brambilla, esponente di Legnano Popolare -. Noi siamo popolari perché crediamo che si debba stare in mezzo alla gente e ascoltarne i bisogni: vorremmo restituire quello che Legnano ci ha dato e contribuire al bene della città».
Per ripartire, la ricetta di Insieme per Legnano e Legnano Popolare si basa su un piano straordinario di manutenzione per «riportare la città al livello di decoro che le spetta», attenzione non solo al centro ma anche alle periferie, mobilità «agile e rispettosa dell’ambiente pensata a partire dalle esigenze di chi ha qualche problema in più» e qualche “sogno nel cassetto” come un centro civico per il quartiere San Paolo e il recupero della chiesetta dell’oratorio a Legnarello. Senza dimenticare due temi da sempre cari al gruppo come quello delle aree «irrisolte», ovvero utilizzabili ma non ancora in maniera piena, e il vecchio ospedale.
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