Progetto di rinnovo piscina di Legnano, cosa ne pensano i candidati sindaco
Abbiamo chiesto ai futuri candidati sindaci quali sono le loro posizioni in merito al progetto presentato dall'attuale amministrazione
Il progetto definitivo di riqualificazione della piscina di Legnano presentato alla stampa e alle società sportive dovrà avere l’approvazione della futura amministrazione per essere poi concretizzato. La nuova amministrazione comunale, che sarà eletta a fine settembre, potrà infatti decidere di apporvi modifiche o di non passare alla fase successiva di appalto dei lavori. Abbiamo chiesto ai futuri candidati sindaci quali sono le loro posizioni in merito.
RADICE “CASSA” IL PROGETTO, MEGLIO UNA PISCINA NUOVA – «No al progetto milionario per riqualificare il vecchio impianto natatorio di viale Gorizia». E’ netta la posizione Lorenzo Radice, candidato sindaco di Pd, Insieme per Legnano, Legnano popolare e riLegnano sul progetto di riqualificazione della piscina di Legnano presentato dall’attuale amministrazione. Secondo Radice «si tratta di una soluzione al ribasso, senza visione né prospettiva». «Se saremo scelti dai legnanesi – annuncia il candidato – per amministrare casseremo questa soluzione, in primis per il sotto dimensionamento della struttura immaginata rispetto alle esigenze dell’utenza, e lavoreremo ad un progetto ambizioso e in linea con i bisogni della città. Lo faremo utilizzando parte dei 3 milioni già a bilancio per opere che permettano di garantire la continuità del servizio dell’attuale piscina per traghettare verso la nuova; useremo infine il grosso dei fondi rimanenti per partire con un serio progetto di partenariato pubblico-privato». Per quanto riguarda la sua ubicazione Radice indica l’area dell’ex piattaforma ecologica di via Menotti, qualora si creassero le condizioni per un suo ritorno nelle disponibilità dell’amministrazione comunale o una delle tante aree non utilizzate esistenti a Legnano, come area alle spalle dell’Inps, l’ex Andrea Pensotti fra le vie Firenze e Sabotino; o ancora una porzione del comparto ex Tosi. Da valutata con grande attenzione – dice Radice – anche l’ipotesi di un “pallone” per rendere utilizzabile la vasca olimpionica esterna nella stagione invernale.
BRUMANA: “SUBITO LA COPERTURA DELLA PISCINA ESTERNA” – «Valuteremo con estrema attenzione il progetto dei lavori della piscina coperta per verificare l’opportunità di eventuali modifiche». Questo il commento della lista civica che candida Franco Brumana che ritiene fondamentale accogliere le richieste delle società sportive per potere utilizzare la vasca esterna durante il cantiere: «Sin da ora – dichiara Brumana – però possiamo dire che le richieste delle due importanti società Rari Nantes e Nuotatori del Carroccio riguardanti la copertura amovibile d’estate della piscina di 50 metri e naturalmente del riscaldamento degli spogliatoi devono essere prontamente accolte. Si tratta di opere dal costo molto modesto , che saranno essenziali per il nuoto sportivo che coinvolge circa 500 praticanti . Inoltre potranno essere un primo passo per riqualificare tutto l’impianto della piscina scoperta».
CAROLINA TOIA: “UN NUOVA VASCA DA 50 METRI AL POSTO DELLE DUE MEDIE”: Per la candidata del centrodestra, Carolina Toia «un progetto di parziale rifacimento della piscina non può che trovarci favorevoli». «Ritengo poco fattibile realizzare l’impianto natatorio da zero, anche perché si vanificherebbero i circa 900 mila euro destinati dall’amministrazione Centinaio al rifacimento del piano vasca», dichiara Toia che ritiene però «impensabile una chiusura dell’impianto per 18 mesi, pari a tre stagioni sportive». La candidata ritiene pertanto che la soluzione migliore sia quella di «realizzare una copertura (creando una struttura riscaldabile) per la piscina esterna da 50 metri, da destinare all’allenamento degli atleti, e una pedana mobile, che garantisca una profondità d’acqua adattabile a seconda delle attività didattiche, per quella da 25 metri interna». «In questo modo – spiega – avremmo due piscine operative contemporaneamente anche d’inverno. Contestualmente, si potrebbe lavorare anche sulle due vasche medie, sia interna che esterna, che registrano problemi strutturali (perdite d’acqua), attraverso la creazione di un’unica grande piscina da 50 metri, ampliando ulteriormente l’offerta del servizio alla comunità, e permettendo alle società della città di continuare ad offrire i loro servizi. Così facendo si tutelerebbero inoltre tutte le persone che lavorano nell’impianto natatorio di viale Gorizia».
LEGNANO IN COMUNE: “INOPPORTUNA LA DISMISSIONE DELL’ATTUALE PISCINA” – «Il progetto di riqualificazione della piscina comunale – commenta la lista di sinistra che candida Lucia Bertolini – andrà rivalutato insieme con una verifica degli aspetti gestionali della stessa». Legnano in Comune intende poi valorizzare l’aspetto formativo dell’attività natatoria per bambini e e ragazzi. «Non ci sembra in ogni caso opportuna la dismissione dell’attuale piscina comunale – dichiara Bertolini – occorre procedere alla sua riqualificazione adottando le migliori soluzioni per creare meno disagio possibile agli utenti e non interrompere le attività».
EUROPA VERDE: “SI AL PROGETTO MA CON UN PIANO DI GESTIONE CREDIBILE” – Secondo la lista che candida Alessandro Rogora il progetto di rinnovo della piscina dovrebbe «comprendere un credibile piano di gestione e manutenzione per evitare di realizzare un intervento difficile da sostenere economicamente negli anni a venire». Essendo l’organizzazione delle piscine fortemente cambiata negli ultimi anni per i Verdi ed è inoltre «necessario immaginare qualcosa di più che una semplice risistemazione dell’esistente». «Crediamo possa essere l’occasione per ampliare l’offerta considerando le necessità di chi pratica sport acquatici: nuoto, tuffi, sub, ma anche pallanuoto e kayak – fa alcuni esempi il candidato dei Verdi -. D’altra parte la pratica sportiva non può essere orientata solamente all’agonismo o ai corsi di formazione, riteniamo quindi necessario considerare allo stesso modo gli utenti che intendono utilizzare la piscina per fini ludici o riabilitativi». La lista crede infine che «per un progetto di riqualificazione tanto importante sia necessario utilizzare lo strumento del concorso di progettazione in cui siano precedentemente definiti e condivisi con chiarezza gli obiettivi del progetto». Oltre a ribadire che «tutti gli interventi pubblici devono essere incentrati su criteri di qualità ambientale, salubrità e riduzione dei consumi energetici e le piscine sono edifici particolarmente delicati a riguardo».
IL M5S: “PORTEREMO AVANTI IL PROGETTO, IN FUTURO PISCINE OLIMPIONICHE NELL’EX CASERMA” -Il progetto definitivo di riqualificazione della piscina di Legnano convince il candidato del Movimento5Stelle, Simone Rigamonti: «Il progetto ci piace molto – commenta l’aspirante primo cittadino – Dovessimo essere eletti andremo avanti con l’iter per avviare i lavori della nuova vasca, così come presentati dall’attuale amministrazione. Legnano ha bisogno al più presto di una piscina funzionale, che possa rispondere alle esigenze di utenti, atleti ed associazioni sportive. I tempi per costruirne una nuova in un’altra area sarebbero decisamente troppo lunghi. Quindi avanti con questo progetto. In futuro sarebbe un importante progetto creare una cittadella dello sport nella ex Caserma Cadorna dove ubicare un nuovo impianto con anche piscine olimpioniche. Il deputato del M5S Riccardo Olgiati ha iniziato un confronto preliminare con il Demanio per sondare la possibilitá di acquisire l’area possibilmente senza costi per la cittadinanza». «La copertura della piscina esterna – conclude Rigamonti – può essere un’idea ma da posizionare solo per la durata del cantiere. Dovrá inoltre essere naturalmente garantita l’integritá della nuova pavimentazione esterna».
FRANCO COLOMBO: “SI ALL’INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE MA ANDRà RINFORZATO”. Secondo il candidato della lista civica Franco Colombo Sindaco «la piscina è certamente un servizio di grande interesse per noi e fondamentale per la città tutta. Inoltre una realtà sportiva come la Rari Nantes merita sicuramente degli impianti sportivi all’altezza dell’importanza socio culturale di una società così prestigiosa. Bisogna però essere onesti – dichiara Colombo – e dire che il lavoro da fare è tanto. Ora sono già stati stanziati dei fondi dal Commissario prefettizio, quindi bisognerà portare a termine questi lavori, ma probabilmente non saranno sufficienti per sistemare una situazione che nel tempo è andata sempre più peggiorando. La nostra idea è quella di rinforzare l’Intervento al fine di sanare una volta per tutte gli impianti».
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