Elezioni a Legnano, Romano Colombo: “Con Carolina Toia, una totale rottura con il passato”
L'imprenditore e uomo di Palio è il capolista di "Toia sindaco". Per la prima volta sulla scena politica, per affetto verso Legnano e convinto dalla figura della candidata sindaco
In una campagna elettorale, con tanti nomi nuovi e giovani, sta generando particolare attenzione la figura di Romano Colombo, capolista con “Toia sindaco”. Imprenditore, leader internazionale con la Trafileria Casati, di cui condivide la proprietà insieme al cognato Alvaro Casati (a destra nella foto di copertina, insieme allo stesso Colombo), uomo di Palio con un passato di gran priore a Legnarello e gran maestro del Collegio dei capitani e delle contrade, con profondi interessi per l’arte e la cultura, appassionato di sport. Ma soprattutto, opinione generale di quanto lo conoscono bene, personaggio che gode di una simpatia straordinaria, in grado di catalizzare un profondo interesse. Una personalità, anche imprenditoriale, che ha saputo trasmettere ai figli Massimo e Stefano, oggi proprietari di 12 ristoranti tra Barcellona, Madrid e Majorca.
Il mondo della politica, tuttavia, lo vede impegnato per la prima volta: «Verissimo – la sua riposta – . La prima motivazione è riferita alla voglia di dare una mano alla città, alla quale mi sento sempre fortemente legato. Poi, mi è piaciuta subito Carolina, il suo modo di porsi, di concentrarsi su se stessa e sulla coalizione, trascurando ogni volontà di polemica e tensione, come invece e purtroppo vediamo così spesso da parte di alcuni avversari. E’ una leader giovane, con una importante esperienza in consiglio regionale, sostenuta da tanti che si stanno spendendo non per interessi personali ma per rispetto di Legnano. Una candidata giovane, insomma, che offre la certezza di una rottura con il passato».
Non solo per la prima volta sulla scena politica, ma addirittura capolista con un candidato sindaco tra i più seri pretendenti alla vittoria: «Non ho chiesto io questo ruolo. Io , per natura, tengo sempre un profilo basso. E’ stato il gruppo ad assegnarmi questo compito, forse anche convinto dal modo in cui mi sono proposto in maniera concreta e nel mio stile, quello di una persona che sta bene ovunque si trovi, dai posti più “nobili” a quelli più modesti».
Impossibile non parlare di contrada e di Palio: «Ma io eviterei – spiega Colombo – perchè in troppi parlano di Palio in campagna elettorale e poi se ne dimenticano completamente. Non vorrei dare anch’io un esempio dannoso. Certo che la Fondazione è una via obbligata, come la valorizzazione dell’aspetto storico e culturale, ma anche la capacità di mantenere storici finanziatori oggi molto meno vicini di un recente passato».
Romano Colombo è simpaticamente famoso per avere sempre un “piano B”. In campagna elettorale, quale potrebbe essere? «Io vado cauto – spiega il capolista di Toia sindaco – . Non parlo mai di vittoria al primo turno, anche se sento tanta attenzione per Carolina e la coalizione. Preferisco, come nel calcio, giocare la partita fino in fondo e poi vedere il risultato. Certo, mi piacciono i tanti richiami che mons. Angelo Cairati lancia ai politici. Posso dire che la figura che auspica come sindaco mi trova d’accordo e, dovessimo andare al ballottaggio, sarà proprio questo modello che dovrà ispirarci ancora più di adesso».
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