Elezioni a Legnano, Radice e il Palio: “Necessaria una Fondazione ad hoc”
Arriva dalla coalizione che promuove la candidatura di Lorenzo Radice a sindaco il primo parere favorevole alla creazione di una Fondazione a sostegno del Palio di Legnano
Arriva dalla coalizione che promuove la candidatura di Lorenzo Radice a sindaco il primo “aiutino” per la creazione di una Fondazione a sostegno del Palio di Legnano. Dopo il nostro appello ai candidati per non lasciar cadere un progetto lanciato dalla Giunta Centinaio e riproposto da quella di Fratus, oggi il pensiero di Radice va proprio nella direzione che più ci piace. Ecco il suo commento.
Caro direttore, da profondo conoscitore e appassionato vero del Palio di Legnano, nel tuo editoriale, cogli nel segno. Il punto cruciale, quello che potrebbe rappresentare la svolta per la più importante manifestazione della nostra città, è proprio la Fondazione. Hai puntualmente ricordato che la Fondazione è idea lanciata dall’amministrazione Centinaio, portata avanti dall’amministrazione Fratus e ora in attesa di conoscere se e quale futuro avrà. Quello che voglio dire a riguardo, come candidato sindaco della coalizione composta da Pd, Insieme per Legnano, Legnano Popolare e riLegnano, sta scritto nel programma col quale ci presentiamo agli elettori. Il Palio, nel documento che depositeremo domani, ha una sua sezione di approfondimento specifica (nel programma abbiamo creato infatti alcune schede “focus”).
Penso che la cosa migliore sia riportare un estratto di quanto espresso nel focus in oggetto, in quanto affermazione depositata agli atti: “Trattare di Palio porta con sé anche una questione organizzativa irrisolta e urgente. Completare la creazione di una Fondazione ad hoc appare un obiettivo consono per dotare la manifestazione di una struttura organizzativa adatta alla dimensione dell’evento e perseguire gli obiettivi di autonomia organizzativa e sviluppo delle potenzialità di crescita” (culturale e sociale).
Non credo che queste parole si prestino a interpretazioni di sorta. Sono chiarissime e vanno nella direzione della creazione di una Fondazione specifica. Ad una condizione però: la Fondazione non deve servire a spartire la gestione dell’esistente. Quello che serve alla Fondazione è una governance forte, selezionata con criteri trasparenti, fatta da professionisti di alto livello operanti nel settore della cultura e dell’organizzazione degli eventi culturali.
Questi dovranno lavorare in sinergia affinché il Palio sia riconosciuto al più presto come Bene Culturale a livello regionale e nazionale, tale così da attrarre risorse e sponsorizzazioni in grado di garantire una continuità progettuale, culturale e sociale per la durata dell’intero anno, promuovendo momenti di sempre più alto spessore che rendano Legnano sempre più attrattiva proprio in virtù della peculiarità storica e artigianale locale, espressione specifica delle contrade. A queste condizioni, e soltanto a queste, la Fondazione diventa lo strumento più consono per la crescita e l’autonomia organizzativa della manifestazione storica, oltre che – riprendo ancora i contenuti del focus nel nostro programma– per valorizzare il Palio come Bene Culturale, per avviare il percorso verso un Museo del Palio e dei Musei di Contrada, con un forte legame tra le comunità specifiche del mondo Palio e le diverse espressioni dell’artigianato locale, questo grazie ad un coinvolgimento attivo e proattivo dei manieri e delle contrade nella programmazione culturale cittadina. Senza trascurare il fatto che la Fondazione potrà essere attore della “co-progettazione di una gestione innovativa del Castello, in grado di coniugare cultura e intrattenimento – anche con attività remunerative quali un punto bar/ristoro – e reperire risorse per la ristrutturazione delle scuderie”.
Da candidato sindaco credo fermamente che il ruolo dell’amministrazione comunale in questa partita debba essere quello di creare e cogliere ogni occasione di crescita per il Palio e le sue manifestazioni, con la collaborazione di tutti gli attori coinvolti e nel rispetto delle singole autonomie, per la promozione della città stessa, delle sue specificità culturali nonché della conseguente attrattività formativa, sociale ed economica. L’obiettivo è uno solo: avere un Palio sempre più vivo e ancora più attivo durante tutto l’anno, in tutta la città e per tutta la città.
Lorenzo Radice
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