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Elezioni a Legnano, Legnano Cambia all’attacco di Carolina Toia

Per la la lista civica che sostiene Franco Brumana, sarebbe "una sciagura per Legnano avere a palazzo una persona non preparata o peggio ancora incompetente"

elezioni 2020- presentazione Brumana sindaco

Attacco a Carolina Toia, candidata sindaco del centrodestra, su un paio di argomenti di particolare attualità e una lunga, dettagliata rassegna di progetti a sostegno di Franco Brumana. Legnano Cambia non fa proprio sconti all’ex consigliera regionale, eleggendola ad avversario principale nella corsa a Palazzo Malinverni, definendola “una persona non preparata o peggio ancora incompetente”.

Fin dall’apertura di un comunicato ferragostano, infatti, la lista civica guidata da Antonio Guarnieri esprime «sgomento per le gravi affermazioni con cui Toia, in nome della sicurezza sanitaria immagina la presenza a Legnano di Rom da scacciare e di profughi da non accettare, dimostrando di non conoscere la normativa vigente in materia e nemmeno il significato del termine profugo. Idee poche e confuse, in cui si evince una serrata continuità con i programmi del passato da portare a termine. Le uniche vere novità, tra tutte le proposte al momento disponibili sono contenute nel programma di Franco Brumana»

Così l’incipit di Legnano Cambia per spiegare poi che nel progetto della coalizione «si parla di lavoro, di scuola , si immagina una Legnano con gli istituti tecnici superiori. Si pensa ad una formazione che abbia una sinergia con le imprese e con il lavoro . Si propone il rilancio del settore produttivo legato alla moda e alla manifattura rimettendo al centro le eccellenze locali. Abbiamo lavorato per mesi incontrando persone appartenenti alle varie categorie, ascoltandone i bisogni e abbiamo inserito nel programma un reale piano per il rilancio della città».

«Il cuore della nostra politica sarà la famiglia, l’ascolto e le sue necessità , il nostro impegno sarà concreto anche verso le associazioni e le disabilità. Si lavorerà per trovare loro sedi consone e adeguate e sarà garantito maggiore sostegno al loro impegno – leggiamo sempre nel documento -. La sicurezza avrà un ruolo centrale, ma ripartendo dalle periferie che verranno valorizzate creando comitati di quartiere dotati anche di sostegno economico. La cura e il decoro urbano saranno al centro di un progetto che mira alla tutela del bene pubblico nella quotidianità».

Ma la sfida più urgente e impegnativa per chi amministra, secondo la lista, « è pensare al futuro, immaginare le prime progettualità a partire dal mese di settembre, all’indomani delle elezioni. E questo ci porta inevitabilmente all’emergenza Covid. Come e cosa farà il sindaco entrante di fronte ad una eventuale nuova impennata dei contagi? Come gestirà la comunità e come supporterà le famiglie a livello economico e di servizi in questa ipotesi? Queste sono le domande a cui stiamo lavorando cercando di porre delle soluzioni che diano il necessario sostegno ai cittadini e che li possano rassicurare. Problemi concreti e soluzioni possibili».

Una buona parte del comunicato è dedicato poi all’idea, manifestata da Carolina Toia, di proporre la candidatura del Palio per un riconoscimento da parte dell’ Unesco: « Sentiamo oggi Toia parlare di Palio da inserirsi nelle liste di candidatura del patrimonio Unesco. Per correttezza chiariamo che ad oggi non e’ possibile istruire alcuna domanda di riconoscimento Unesco se non dopo che la manifestazione sia riconosciuta come bene culturale dallo Stato Italiano. Purtroppo, a causa della mancata volontà politica da parte delle precedenti giunte, lo status del Palio di Legnano non è ancora chiaro nemmeno a livello regionale. Questi proclami denotano un uso improprio delle parole e rappresentano promesse irrealizzabili ad oggi . Chi ama il Palio, chi ci lavora e chi ci dedica cuore e anima, da sempre, sa che prima di pensare alla sua immagine internazionale e all’Unesco oggi e’ necessario lavorare alla sua tutela e valorizzazione a partire dal livello locale , sovraterritoriale, regionale e nazionale» .

«Per noi il programma è una cosa seria e promettere ai cittadini cose che non si possono fare e’ soltanto una presa in giro –  la conclusione del documento -. Oggi si deve parlare di reali necessità per i cittadini di lavoro , di economia , di salute e di sociale . Queste sono le priorità a cui dare risposta. Oltre le ideologie e gli schieramenti, ciò che conta e’ che Legnano abbia un Sindaco onesto, capace e preparato, che conosca la materia sulla quale basa i progetti per la città e che sia incline allo studio e al continuo aggiornamento sulle normative vigenti. E ancora una volta l’identikit porta a Franco Brumana. La peggior sciagura per Legnano sarebbe avere a palazzo una persona non preparata o peggio ancora incompetente perché, oltre ai danni che arrecherebbe, sarebbe facile preda di ben prevedibili strumentalizzazioni».

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Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 16 Agosto 2020
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