Il Comune chiede la messa in sicurezza dell’ex Dopolavoro Tosi di Legnano
La facciata dell'ex Dopolavoro Tosi dovrà essere messa in sicurezza: al momento c'è il rischio di cedimenti e di conseguenti danni a persone e mezzi
La facciata dell’ex Dopolavoro della Franco Tosi di Legnano deve essere messa in sicurezza. Lo ha stabilito con un’ordinanza il commissario straordinario del Comune di Legnano, Cristiana Cirelli, a fronte del verbale redatto dai Vigili del Fuoco di Legnano, intervenuti nei giorni scorsi a seguito del distacco di calcinacci dalla facciata dell’edificio.
Attualmente, come ribadisce il commissario nel provvedimento adottato nei giorni scorsi, sussiste il rischio di «ulteriori e imminenti cedimenti della costruzione» che potrebbero provocare danni a persone e veicoli di passaggio lungo la via e quindi la situazione richiede «interventi immediati volti a ripristinare le condizioni di sicurezza». I rivestimenti ornamentali che decorano la parte bassa della facciata sono stati in parte rimossi, ma quello che preoccupa, al momento, sono le crepe presenti sul lato sinistro dell’ex Dopolavoro Tosi di via Pietro Micca, dov’è presente un ingresso di servizio all’edificio. Senza contare che una porzione dell’edificio «risulta leggermente inclinata verso il marciapiede» e problemi analoghi a quelli segnalati interessano anche «la parte superiore della facciata».
Sarà il commissario fallimentare della ex Franco Tosi di Legnano, l’avvocato Andrea Lolli, a dover far fronte alla richiesta che arriva da Palazzo Malinverni. Il vecchio edificio di via Micca, infatti, rientra nella porzione di fabbrica che fa capo all’attività sottoposta ad amministrazione straordinaria. Solo una piccola parte della storica ditta è infatti attualmente operativa con la Tosi di Presezzi (società brianzola che ha rilevato il marchio dell’azienda), ossia quella in piazza Monumento.
L’edificio di via Pietro Micca è vuoto dall’agosto del 2016, quando lo storico gestore del bar Tosi, Renato Carretta, ha dovuto chiudere definitivamente i battenti. Tutti i ricordi e i beni conservati in quell’edificio, come trofei, targhe e anche i biliardi, sono stati venduti.
Sempre nel 2016, il commissario Lolli aveva segnalato che l’edificio «avendo una sua dignità storica e strutturale», non doveva essere abbattuto. In questi anni, però, l’unica zona di quel lotto che è tornata alla città è il posteggio. L’ex Dopolavoro Tosi, che potrebbe tornare a nuova vita come “casa” della associazioni o edificio residenziale, per il momento sembra destinato a seguire i decadenti passi della palazzina dell’ex Bernocchi.
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