Legnano, più supporto agli alunni disabili grazie a una donazione della Banca BCC
Il compito di questa figura professionale sarà valutare le necessità per l’inserimento scolastico degli alunni con disabilità al fine di favorire un efficace percorso educativo
Grazie a una donazione della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate (16mila euro) alla ASST Ovest Milanese, attraverso la Fondazione degli Ospedali di Legnano, Magenta, Abbiategrasso e Cuggiono onlus, verrà potenziata l’attività del Collegio Alunno Disabile tramite l’acquisizione di una figura professionale (una assistente sociale) a supporto dell’equipe di valutazione; il compito di questa figura professionale sarà di valutare le necessità per l’inserimento scolastico degli alunni con disabilità al fine di favorire un efficace percorso educativo.
Un progetto molto importante che va a sostenere una fragilità aggravata dall’emergenza sanitaria, che ha costretto i disabili e in particolare i minori disabili all’isolamento: «L’emergenza Covid ci ha portato a concentrare tutta la nostra attività nel sostegno dei diversi presidi ospedalieri attraverso la fornitura di materiali e macchinari necessari a fronteggiare la pandemia – premette Norberto Albertalli, presidente della Fondazione degli Ospedali di Legnano, Magenta, Abbiategrasso e Cuggiono onlus -. Adesso che l’emergenza è passata, ci rivolgiamo a tutto il territorio di competenza dell’ASST Ovest Milanese: c’è la necessità di dare delle risposte a bisogni specifici, vecchi e nuovi. E lo facciamo andando a potenziare il servizio dedicato ai minori con disabilità che affronteranno la scuola. L’intervento va nella direzione di supportare alcune fragilità che necessitano di figure professionali specifiche, capaci di essere punti di riferimento per un percorso educativo efficace».
«L’emergenza Covid – ha aggiunto in conferenza stampa il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi – ha costretto a dirottare risorse ed energie verso le dotazioni strumentali degli ospedali, per metterli nelle migliori condizioni di intervento. E così è stato, anche attraverso i macchinari e le attrezzature che abbiamo donato. All’ospedale di Legnano è stato di recente donato un ecografo per la medicine d’urgenza. Ora guardiamo al di fuori degli ospedali, sostenendo un servizio che dà risposte al mondo della disabilità».
L’emergenza Covid nella sua fase più acuta ha avuto pesanti ripercussioni sulle fasce più deboli. «Ne abbiamo avuto ampia percezione nei servizi territoriali che accolgono i bisogni appunto delle persone più fragili – ha precisato Gabriella Monolo, direttore sociosanitario dell’ASST Ovest Milanese – La Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza – NPIA – ha continuato a garantire anche a distanza i servizi per i minori, registrando anche nuove problematiche correlate allo stato di disagio sociale». Per fare fronte a questa condizione l’ASST ha avviato un progetto di supporto psicologico a minori conferendo un incarico a progetto finanziato dalla Fondazione dei quattro ospedali.
«Con il contributo raccolto dalla Bcc, andremo a potenziare il lavoro del Collegio Alunno Disabile nella fase di accoglienza della domanda. L’assistente sociale ha la possibilità di approfondire con la famiglia (o il tutore) i bisogni presentati, svolgendo di fatto un lavoro di presa in carico iniziale, soprattutto per i casi più gravi e complessi – ha spiegato Monolo – Nella ASST Ovest Milanese il supporto alle condizioni di disabilità gravissima nel 2019 è stato garantito a 120 bambini o adolescenti, di cui metà autistici gravi, altri in dipendenza vitale e altri affetti da ritardo mentale grave. Il progetto di finanziare un’assistente sociale va pertanto nella direzione di supportare la presa in carico e la cura di minori disabili che richiede un importante lavoro di rete con i servizi sociosanitari e specialistici, con gli ambiti comunali per i servizi sociali e assistenziali e con le agenzie educative e ricreative (scuole, volontariato) che si svolge durante tutto l’anno, anche oltre il periodo scolastico. La nostra NPIA non ha, al momento, una figura di assistente sociale dedicata, ma attinge ore lavoro dell’assistenza sociale da altri servizi; pertanto la possibilità di avere una assistente sociale dedicata all’area dei bisogni dei bambini e degli adolescenti dà dignità al complesso lavoro di cura a favore delle persone fragili e qualifica il valore dei servizi resi».
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