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“La mia vita al tempo del coronavirus”, la testimonianza di Luciano Landoni

È in libreria il nuovo libro di Luciano Landoni intitolato "La mia vita al tempo del coronavirus”. Paure, speranze, delusioni, angosce, gioie e rabbia

Generico 2018

“La mia vita al tempo del coronavirus” TraccePerLaMeta Edizioni, pagine 110, euro 15, ISBN9788885566743
È in libreria il nuovo libro di Luciano Landoni intitolato “La mia vita al tempo del coronavirus”. Paure, speranze, delusioni, angosce, gioie e rabbia: la vita è tutto questo e parecchio di più al tempo del covid19, la pandemia che ha sconvolto e stravolto il mondo intero. L’autore racconta le sue sensazioni in un diario quasi quotidiano a partire dal 21 febbraio 2020, data di inizio dell’emergenza sanitaria in Lombardia.

Pagine ricche di umanità e di emozioni in cui tutti possono facilmente riconoscersi rinnovando la convinzione che la vita ė davvero una cosa meravigliosa.
Il libro è in promozione fino al 25 luglio. Può essere ordinato scrivendo alla mail paola@tracceperlameta.org e verrà spedito senza aggravio di spese.
Dopo il 25 luglio potrà essere ordinato sullo shop online nel sito www.tracceperlameta.org oppure presso Busto libri – Libreria Boragno a Busto Arsizio o presso la libreria di Laura Orsolini a Fagnano Olona e Tradatepresso il Centro Commerciale COOP.
Da fine luglio potrà essere ordinato nelle migliori librerie nazionali e del Canton Ticino e sulle piattaforme in line.

Descrizione: Abbiamo vissuto mesi di un’emergenza sanitaria unica dopo l’epidemia di Spagnola e ci siamo ritrovati “a riscoprire il valore della vita e del tempo, i più importanti beni immateriali dell’uomo”. Luciano Landoni, con la sua scrittura incisiva di giornalista, ha tenuto un diario di eventi ed emozioni dei mesi di quarantena. Luoghi, sentimenti, considerazioni professionali (l’autore è un brillante giornalista economico e degli eventi studia anche le conseguenze economiche su provincia, regione e nazione) diventano parole scritte con passione per testimoniare i giorni vissuti in famiglia, con le sue preoccupazioni di uomo, padre, marito e Italiano. Adesso che la fase peggiore dell’emergenza sembra essere finalmente alle nostre spalle e che le risposte a queste domande sembrano poter essere affermative, è più importante che mai non dimenticare come ci siamo sentiti durante il lockdown. Non solo ricordare i dati relativi all’andamento della pandemia e i nomi di chi se n’è andato, ma anche cos’abbiamo provato noi che siamo rimasti e ora dobbiamo collettivamente rimboccarci le maniche per ripartire. Per questo il diario e le riflessioni che seguono meritano di essere letti.

Redazione
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Pubblicato il 17 Luglio 2020
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