Aemme Linea Ambiente entra nella rete di Green Alliance
Il ramo di Amga che si occupa di rifiuti è entrata a far parte di Green Alliance, prima rete di aziende pubbliche lombarde che si occupano di ambiente
Aemme Linea Ambiente, il ramo di Amga che si occupa di servizi per l’igiene ambientale, entra a far parte di Green Alliance, la prima rete di imprese tra le aziende pubbliche lombarde che si occupano di ambiente. Il patto di rappresentanza per la promozione e lo sviluppo della gestione pubblica del servizio di igiene urbana è stato siglato ieri, lunedì 13 luglio, nella sede di Confservizi Lombardia, associazione che rappresenta le aziende dei servizi pubblici locali in Lombardia e patrocina il progetto.
Oltre ad Aemme Linea Ambiente anche Accam, la società che gestisce il tanto discusso inceneritore di Borsano, è entrata a far parte della rete, che coinvolge in tutto dieci aziende pubbliche partecipate da 184 enti, serve oltre tre milioni di abitanti e dà lavoro a 889 persone, per un fatturato complessivo che sfiora i 300 milioni di euro.
Green Alliance è una rete di imprese pubbliche che operano nel ramo della filiera del servizio di igiene urbana e, insieme, hanno creato di fatto un primo ciclo integrato completo nella gestione ambientale che va dalla raccolta differenziata dei rifiuti alla gestione di impianti per il loro recupero e la trasformazione della parte indifferenziata in energia, dal servizio di pulizia strade, alla gestione di impianti di recupero delle terre di spazzamento.
Le dieci aziende dei servizi essenziali condividono, inoltre, «un approccio di sostenibilità alla gestione del servizio erogato che denota una particolare vicinanza ai cittadini e all’economia dei propri territori, attenti all’ambiente e attivi nel sociale – come spiegano da Green Alliance -. L’obiettivo principale di Green Alliance è creare sinergie industriali in grado di garantire la qualità dei servizi, incrementando la capacità innovativa e competitiva, ma anche minori costi per i cittadini.
Il programma di rete firmato ieri impegna le aziende nei prossimi 5 anni ad «attivare sinergia sugli acquisti e gare di aggregazione di volumi; promuovere ricerca e sviluppo congiunte su tematiche di economia circolare e verificare la possibilità di realizzazione congiunta di progetti relativi; generare sinergie industriali e operative a livello regionale e nazionale, avviare collaborazioni con cluster analoghi o complementari; rappresentare gli interessi comuni e condivisi nei confronti degli stakeholder istituzionali e associativi di riferimento; far cultura dell’ambiente, promuovere campagne comuni di sensibilizzazione rivolte alla società civile in materia di produzione dei rifiuti nell’ottica dell’economia circolare».
Aemme Linea Ambiente, peraltro, nei mesi “caldi” dell’emergenza sanitaria aveva sottoscritto con altre cinque partecipate che si occupano di igiene urbana un patto di mutuo soccorso finalizzato a far fronte alla pandemia.
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