Il prezzo dell’Indipendenza. “Vardo. Dopo la tempesta”
La recensione a cura di Amanda Colombo della Galleria del Libro di Legnano. Un romanzo davvero potente, che trae ispirazione dai processi alle streghe di Vardo del 1620.
Vardo. Dopo la tempesta
di K. M. Hargrave
ed. Neri Pozza
€18,00
Ecco un romanzo davvero potente, che trae ispirazione dai processi alle streghe di Vardo del 1620. La pluripremiata drammaturga e poetessa Kiran
Hargrave ci racconta una storia che getta luce su uno spaventoso spaccato di storia, raccontando la brutale sottomissione delle donne, la
superstizione che aleggia nei luoghi isolati e le atrocità compiute in nome della religione. Una storia lontana quattrocento anni, ma purtroppo
di strettissima attualità.
1617, Norvegia nordorientale. In una funesta vigilia di Natale, il mare a Vardo si è improvvisamente sollevato per una tempesta senza precendenti per violenza e persistenza . Quando la tempesta si è acquietata – improvvisamente, così come era iniziata – le donne si sono raccolte a riva per scrutare l’orizzonte. Degli uomini usciti in barca non vi era, però, nessun segno. Quaranta pescatori dispersi nelle gelide acque del Mare di Barents. Alla ventenne Maren Magnusdatter, che ha perso il padre e il fratello nella burrasca, e a tutte le donne di Vardø non resta dunque che un solo compito: mettere a tacere il dolore e cercare di sopravvivere. Quando l’inverno allenta la presa e le provviste di cibo sono quasi esaurite nelle dispense, le donne non si perdono d’animo: rimettono le barche in mare, riprendono la pesca, tagliano la legna, coltivano i campi, conciano le pelli. Spinte dalla necessità, scoprono che la loro unità può generare ciò che serve per continuare a vivere, che non è necessario affidarsi agli uomini per mandare avanti il villaggio. Tutto procede in faticoso equilibrio fino al giorno in cui a Vard0 mette piede il sovrintendente Absalom Cornet, un fosco e ambiguo personaggio distintosi, in passato, per aver mandato al rogo diverse donne accusatendi stregoneria.
Absalom è accompagnato dalla giovane moglie, Ursa, inesperta della vita e terrorizzata dai modi sbrigativi e autoritari del marito. A Vard0, però, Ursa scorge qualcosa che non ha mai visto prima: donne indipendenti. Absalom, al contrario, vede solo una terra sventurata, abitata dal Maligno. Un luogo ai margini della civiltà, dove la popolazione barbara dei lapponi si mescola liberamente con i bianchi e dove una comunità di sole donne pretende di vivere secondo regole proprie. Quale donna non corrotta dal peccato accetterebbe di vivere senza la guida e la protezione di un uomo? Non è la stessa indipendenza
un segno di sottomissione a qualcosa di sordido, oscuro e pericoloso?
Un romanzo fortissimo, di grande accuratezza storica, con figure femminili rivoluzionarie nella loro normalità: perchè, oggi come allora,
per molte donne la normalità è una conquista straordinaria.
Un libro da leggere.
Amanda Colombo – Galleria del Libro
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.