Un romanzo che è un raggio di sole: “La circonferenza dell’Alba”
Un romanzo delicato e profondo, che non potrete non amare, assicura Amanda Colombo
La circonferenza dell’alba
di Federica Brunini
ed. Feltrinelli
€ 15,00
Federica Brunini è prima di tutto un’amica, quindi sono orgogliosamente di parte quando parlo dei suoi libri. Va detto però che siamo diventate amiche proprio grazie al fatto che il suo primo libro mi ha stregato (al punto da inventarmi una presentazione “a tema”), e da allora aspetto con ansia ogni sua uscita.
Anche questa volta, Federica non delude, regalandoci una storia piena di emozione, di fughe e ritorni, di ricordi e progetti, di amore e malinconia.
Protagonista è Giorgia, fundraiser per una Ong che salva le donne e i bambini dalle strade dell’Asia: un’attività che svolge con passione, incurante delle difficoltà e dei pericoli cui può andare incontro.
Perchè Giorgia è coraggiosa e forte… Quando si tratta di lavoro. Se parliamo di famiglia, invece, la storia cambia.
Perchè Giorgia ha difficoltà ad affrontare la famiglia che ha lasciato sulle rive del lago di Como: la madre, la sorella, i vecchi amici per lei sono peggio delle bombe in Siria. Eppure lì deve tornare, dopo anni
di lontanaza, per svuotare e vendere la villa di famiglia. E lì ritrova il vecchio baule dove conservava le pietre che segnavano il suo personale diario dei ricordi, la sua collezione di geologia sentimentale: il sasso a forma di cuore, ricordo del primo incontro dei suoi genitori; la scheggia di roccia bianca della sua nascita. Quella della maturità, di un compleanno, di una vacanza al mare. Il sassolino con cui Alex, il suo primo amore, le ha fatto aprire la finestra del cuore. E il ciottolo grigio e levigato dalle acque pazienti del lago che significa “casa”.
Il ritorno la mette presto di fronte a tutto ciò da cui era fuggita: Alex, che vive ancora al di là del giardino, ma oggi è un uomo amareggiato e stanco; sua madre, così distante e presa da se stessa; la sorella, moglie irrequieta e mamma di un adolescente che cresce troppo in fretta, e soprattutto l’eco della voce del padre Petar, scomparso vent’anni prima. Personaggio singolare, fuggito dalla Jugoslavia di Tito, scienziato mai sazio di scoperte, che ha plasmato la vita della figlia fra teorie, giochi, esperimenti scientifici e formule, e continua a influenzarla anche con la sua assenza. Davanti a un lago apparentemente immobile, che accoglie e riflette questo variegato paesaggio umano, nulla è come avrebbe dovuto o potuto essere. O forse sì? Che cosa rimane di un padre e dei suoi insegnamenti? E chi è l’eroe: chi resta o chi se ne va? Chi affronta l’ignoto dall’altra parte del mondo o chi si radica per dare consistenza a una storia e a una
famiglia? E chi è, infine, più felice?
Tutte queste domande obbligano Giorgia a ritrovare il dialogo con se stessa, ad ascoltarsi nel profondo con sincerità, come non faceva da anni, presa com’era a salvare il mondo. Da salvare adesso però c’è la
sua famiglia, i suoi ricordi, il suo amore. Grazie alla complicità innocente del nipote e all’amicizia con la figlia di Alex, Giorgia dovrà dipanare illusioni e vecchie bugie e trovare le sue verità. Perché solo
quando ci si perdona e ci si accetta con tutto il proprio bagaglio si può crescere, cambiare e, finalmente, vivere.
Un romanzo delicato e profondo, che non potrete non amare.
Amanda Colombo – Galleria del Libro
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