L’addio dei “suoi” studenti a Niccolò Sartoni: «Molto più di un professore»
Gli studenti dell'Istituto Barbara Melzi ricordano Niccolò Sartoni, giovane docente scomparso nei giorni scorsi dopo una lunga battaglia con un male incurabile
I ricordi affiorano tra le lacrime e strappano un sorriso anche in questi primi giorni, i più bui, senza Niccolò Sartoni, giovane docente dell’Istituto Barbara Melzi venuto a mancare nei giorni scorsi dopo una lunga battaglia contro un male incurabile. In centinaia ieri, martedì 9 giugno, hanno voluto dare l’ultimo saluto al 28enne a Sacconago e oggi a ricordarlo sono i suoi studenti. «Un amico, una guida, una spalla su cui piangere, sempre pronto ad aiutare gli altri»: Niccolò era molto più di un professore e ha lasciato un segno nei suoi alunni, che raccontano il professore così come l’hanno conosciuto tra gite, lezioni, sorrisi scambiati in corridoio e una risata contagiosa.
«Era una persona meravigliosa – ricorda Giulia -, sorrideva sempre nonostante le difficoltà e faceva sorridere gli altri nonostante avesse i suoi problemi. Il suo sorriso lo ricorderò per sempre». «Solo a sentire il suo nome viene in mente il suo bellissimo sorriso – le fa eco Gaia -: non era solo un professore, era un amico, sempre pronto ad aiutare il prossimo. Noi alunni siamo spesso un disastro, ma lui, nonostante tutto, credeva sempre in noi, faceva di tutto per tirarci fuori dai guai e sopratutto per tirarci su il morale nei giorni peggiori. Ha sempre insegnato con voglia, passione e con il sorriso stampato in faccia. Così ce lo ricorderemo, sempre felice».
Mattia, invece, lo ricorda come «una persona squisita, qualcosa di diametralmente opposto al classico “professore”: grazie anche alla sua giovane età era un amico, ci copriva sempre e ci appoggiava anche quando eravamo palesemente in torto. Il suo sorriso sarà con noi ogni volta che entreremo in palestra, ne sono certo». Il sorriso di Niccolò, «che non si spegneva mai», affiora anche dalle parole di Simona, che racconta «un amico più che un professore, una persona veramente speciale, che riusciva a strappare un sorriso appena lo si vedeva: una di quelle persone che non si potranno mai dimenticare. Mi manca tantissimo».
«È ancora strano pensare che non ci vedremo più – sono le parole di Valeria -, sarà tutto diverso quando torneremo a scuola: non troveremo più il suo sorriso così caldo e protettivo, che non ci ha mai fatto mancare. Noi per lui non eravamo solo alunni, si vedeva dagli occhi pieni di entusiasmo e voglia di trasmettere ciò che aveva dentro quando ci guardava. Posso dire in prima persona che era speciale: l’anno scorso ho vissuto un brutto periodo e nonostante cercassi di non farlo notare lui mi offerto tutto il suo tempo e la sua voglia di ascoltare. Era una di quelle persone che augurerei a tutti di incontrare nella vita, anche se il cielo si prende sempre i migliori. Arrivederci prof, sarà sempre nei nostri cuori».
Mattia, come i suoi compagni, descrive Niccolò come più di un professore: «Non si è mai limitato a fare il docente: è stato sempre disponibile ad ascoltare ogni difficoltà che abbiamo incontrato, è stato un amico. Ha sempre avuto una parola di conforto per chiunque, senza perdere mai il sorriso nonostante le sue difficoltà. È stato anche un grande professionista, sempre puntuale e preciso nelle spiegazioni, teneva molto alla salute fisica dei suoi alunni. Non dimenticherò mai una persona così solare e disponibile, perché nella vita sono veramente rare da trovare: è stata una fortuna per me incontrarlo, e per tutto quello che ha fatto per noi un semplice “grazie” non basterebbe». «Il prof. ci ha sempre apprezzato per ciò che siamo stati in sua presenza – conclude Beatrice -, non insegnava solo come fare ginnastica ma come vivere con il sorriso: ci ha sempre protetti anche dopo le nostre bravate, e ora ci protegge da lassù».
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