Associarma e la Festa della Repubblica: “Uniti per affrontare la ripartenza dopo il coronavirus”
Nel messaggio di Antonio Cortese, presidente Associarma, i temi più attuali del momento, nel ricordo di un'Italia che 74 anni fa era riuscita a risollevarsi grazie allo spirito unitario di tutta la popolazione
L’intervento del presidente Associarma, cav. Antonio Cortese, alla Festa della Repubblica del 2 giugno 2020
«Il contagio da Covid 19, tuttora in corso, che ha causato sofferenza e lutti a tanti italiani, non ha permesso oggi di festeggiare la Festa della Repubblica, insieme ai cittadini legnanesi.
La cerimonia si è svolta dinanzi alla palazzina che ospita l’Associarma alla sola presenza delle istituzionali locali, delle Forze dell’Ordine ad un rappresentante della stessa Associarma e dell’A.N.P.I., ognuno con la propria Bandiera e Labaro, che ha suscitato in tutti noi profonda amarezza, pur nella consapevolezza che le circostanze hanno imposto necessariamente questa scelta.
E’ doveroso, intanto, per prima cosa, rivolgere un pensiero di sincera vicinanza alle persone ammalate e di grande solidarietà ai familiari delle vittime della pandemia.
Le celebrazioni nazionali pongono questa ricorrenza alla fine di un percorso ideale, che sintetizza la storia della nostra Patria.
Si comincia con la Festa dell’Unità Nazionale, il 4 novembre, giorno della Vittoria sull’Austria nella Prima Guerra Mondiale nel 1918, e del compimento del progetto Risorgimentale.
La Festa della Liberazione, il 25 Aprile, segna invece, nel 1945, l’inizio della rinascita da quello che è stato il momento peggiore della nostra storia, con il crollo del regime nazifascista e la desolazione di una nazione distrutta dalla guerra e dalle divisioni.
E infine, ecco la festa di oggi, il 2 giugno, giorno in cui, nel 1946, gli italiani fecero la loro scelta tra Monarchia e Repubblica, votando per la prima volta a suffragio universale.
Nascita, crollo e rinascita, questa è la parabola che ci viene raccontata dalle nostre Feste Nazionali che vedono l’Italia uscire dalle macerie del nazifascismo e della guerra e crescere nell’ambito delle democrazie occidentali, fino a diventare l’importante Nazione che è oggi: una Repubblica libera e indipendente, orgogliosa della sua storia.
Oggi purtroppo viviamo tutti momenti difficili: una crisi che ormai non è più solo economica, ma anche sociale, sta colpendo con durezza ovunque e, in particolare, gli strati più deboli della popolazione.
Il prossimo futuro si annuncia arduo e, quindi, dobbiamo essere pronti ad affrontare le difficoltà e preparare il terreno per la ripartenza di un nuovo ciclo di sviluppo, basato su criteri di una più diffusa condivisione di compiti e responsabilità e, al tempo stesso, di una migliore e più equilibrata distribuzione della ricchezza, sia a livello nazionale che a livello locale.
Gli equilibri di uno stato democratico sono cosa delicata e non bisogna farsi tentare dalle facili scorciatoie, per cui si richiede a tutti senso di responsabilità e così come ha detto il nostro Presidente della Repubblica, “evitare per quanto possibile, stati d’ansia immotivati e controproducenti”.
Il sistema politico, la società e le realtà imprenditoriali, che stanno pagando una crisi economica spaventosa, vivono una fase di travaglio, di confusione e di incertezza, che sembra non riuscire a trovare un approdo che permetta al nostro Paese di esprimersi al meglio, di essere moderno, competitivo, giusto.
Ma l’Italia è ricca di competenze, di intelligenze, di idee e di progetti.
Si tratta, ora di mettere insieme problemi, aspettative, difficoltà, ma anche studi ed esperienze, positività, voglia di fare, semplificando le procedure, sburocratizzando il sistema Italia, insomma, di guardare a ciò che va e a ciò che non va e fare uno sforzo nella stessa direzione per preparare un futuro sostenibile per le nuove generazioni.
Dobbiamo sentirci di nuovo una comunità legata da un destino comune e con obiettivi condivisi, anche in ambito europeo.
Viva la Repubblica – Viva l’Italia»
Presidente Associarma/Assoarma Antonio Cortese
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