Legnano e la battaglia, un anniversario sottotono in tempo di covid-19
Oggi, l'immagine di questa corona, accanto a uno striscione che ricorda contemporaneamente la festa della Regione della Lombardia, non celebra in maniera dignitosa battaglia di Legnano
Sabato 29 maggio 1176 – venerdì 29 maggio 2020. Legnano al centro della storia italiana per un evento, la battaglia delle forze milanesi contro le armate tedesche del Barbarossa, che ha permesso alla nostra città di entrare nell’inno d’Italia, unica insieme a Roma. In tempo di coronavirus, un anniversario celebrato quasi di nascosto. Un messaggio sul cellulare ci ha informato, in maniera amichevole (che abbiamo apprezzato), della deposizione di una corona d’alloro nelle prime ore della mattinata. Oggi, il commento dell’immagine di questa corona, accanto a uno striscione della Lega Giovani Ticino, che ricorda contemporaneamente la festa della Regione della Lombardia, lo lasciamo al lettore.
Noi ci rendiamo conto che bisogna evitare affollamenti e prevenire qualsiasi causa di contagio, ma in questa circostanza non si è un po’ esagerato? Ieri, a Cerro Maggiore, è stato ricordato Walter Tobagi, nel’anniversario della uccisione. Una cerimonia discreta ma dignitosa. Nessun affollamento, ma almeno una memoria storica è rimasta. Per il 2 giugno, il presidente Mattarella si recherà a Codogno, per manifestare vicinanza alla popolazione così colpita dal coronavirus. Si prenderanno tutte le precauzioni, ne siamo certi. Si sarebbe potuto fare la stessa cosa oggi al monumento del nostro guerriero. Il fatto storico legnanese, che fa parte dell’inno d’Italia, avrebbe meritato un’altra considerazione.
Più considerazione, soprattutto quest’anno in cui sono venute meno le manifestazioni dedicate al Palio. Perchè, è vero, anche in passato la deposizione della corona è stata fatta senza una vera cerimonia, ma allora esistevano altri momenti, soprattutto il Palio stesso. Oggi, no e questa sarebbe stata l’occasione giusta per un evento davvero celebrativo, anche se discreto e poco partecipato. In questa immagine, la corona d’alloro lasciata lì a terra diventa, insomma, un segno di mancanza di appartenenza.
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