Laboratorio Mazzafame, Sabotino: «Preserviamo il verde rimasto»
In un lungo messaggio i rappresentanti dell'associazione motivano la loro contrarietà al progetto «in un Comune come Legnano, dove ormai quasi tutto il territorio è stato cementificato».
Anche l’Associazione Comitato Laboratorio di Quartiere Mazzafame interviene sul nuovo insediamento commerciale su viale Sabotino dopo il via libera da parte del Commissario prefettizio. In un lungo messaggio i rappresentanti dell’associazione motivano la loro contrarietà al progetto «in un Comune come Legnano, dove ormai quasi tutto il territorio è stato cementificato», assicurando che continuerà a lavorare in questa direzione, «non cessando di contrastare ogni progetto che, come questo, anteponga al benessere collettivo gli interessi particolari di pochi».
Sabotino: al posto del verde un insediamento misto commerciale
La crisi sanitaria che stiamo ancora vivendo, crisi che ormai dovrebbe essere chiaro a tutti che si colloca nel più grande tema della crisi ecologica e sociale che il nostro modello di sviluppo ha determinato e che rischia di travolgere presto l’intera umanità, ha fatto dire a molti che “dopo sarà tutto diverso”. Purtroppo non è così e la “grande cecità” che ci affligge continua a sfornare i suoi mostri. Dai grandi potentati economici ai più modesti “investitori”, sembra infatti accelerare la corsa a ingurgitare quanto più e più in fretta possibile, fregandosene allegramente del prossimo domani.
In una Regione come la Lombardia, al primo posto in Italia per consumo di suolo, e in un Comune come Legnano, dove ormai quasi tutto il territorio è stato cementificato, e in cui peraltro abbondano aree industriali dismesse, appartamenti invenduti e case disabitate abbandonate al degrado, dovrebbe essere al primo posto delle preoccupazioni di ogni amministratore con un po’ di cervello quella di preservare ad ogni costo il poco che è rimasto di terreno ancora non compromesso, cercando inoltre di recuperare ad uso sociale e rigenerare a verde quanto possibile del già costruito e non in uso: le esperienze e gli esempi non mancano, non sarebbe un’impresa impossibile. Che poi a prendersi la responsabilità di compiere scelte che hanno impatto sulla città, sulla falsariga delle solite vecchie logiche, sia un Commissario la cui funzione dovrebbe essere strettamente amministrativa e limitata alla gestione corrente, lascia esterrefatti.
Appellarsi al vigente PGT non ha senso quando, oltre alle scelte discutibili in esso contenute, è evidente che occorre imboccare una strada diversa e la prossima amministrazione non potrà non farsene carico, se avrà a cuore il bene dei cittadini legnanesi. Da oltre un anno la città vive come sospesa, per le note vicende giudiziarie e la pervicace ottusità con cui si è voluto ad ogni costo allungare i tempi della restituzione ai legnanesi del diritto di esprimersi col voto per eleggere un nuovo Consiglio Comunale. Anche la lunghezza stessa di questa agonia sta facendo molto male alla nostra città: troppe le questioni lasciate in sospeso e le scelte da riconsiderare, se si vuole almeno cercare di dare una risposta ai molti problemi del tempo presente e immaginare un futuro migliore.
Un futuro che dovrà mettere al centro la qualità della vita dei cittadini – tutti, ma a partire dai più deboli e dalle periferie – che però non si dà se non si risana il territorio in cui vivono e non si costruiscono le basi di relazioni sociali improntate alla solidarietà e alla giustizia. La nostra Associazione continuerà a lavorare in questa direzione, non cessando di contrastare ogni progetto che, come questo, anteponga al benessere collettivo gli interessi particolari di pochi.
Associazione Comitato Laboratorio di Quartiere Mazzafame
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