Brumana risponde “picche” alla richiesta di revoca del bando per l’illuminazione pubblica
Il candidato del Movimento dei cittadini non firma la richiesta al commissario straordinario per sostituire il partenariato pubblico-privato
AGGIONAMENTO: L’avvocato Bumana ritiene fuorviante il titolo del servizio (Brumana risponde “picche” al nuovo bando dell’illuminazione pubblica) e precisa che «non sono contro l’illuminazione pubblica, ma alla richiesta di revoca del bando». Ne prendiamo atto e, per evitare al lettore ogni possibile confusione, lo convertiamo in “Brumana risponde picche alla richiesta di revoca del bando per l’illuminazione pubblica”. Resta il fatto che lo stesso lettore, prendendo visione del servizio avrebbe comunque ben inteso il pensiero del leader del Movimento dei cittadini
Fanco Brumana, l’avvocato leader del Movimento dei cittadini, risponde picche all’appello congiunto alla Commissaria che regge il Comune di Legnano da parte di tutti gli interessati alle prossime elezioni comunali e promosso dalla coalizione legata a Radice, dal M5S, da partiti di sinistra e dai Verdi, per un nuovo bando della illuminazione pubblica.
Anzitutto, il rifiuto ha una ragione politica, perchè Brumana scrivere: «Ritengo inaccettabile sottoscrivere un atto politicamente impegnativo che indica obiettivi comuni, insieme ai partiti che per loro esplicita dichiarazione si propongono come i continuatori della nefasta giunta Fratus, contro la quale si é svolta un’aspra battaglia che non ancora terminata».
Quindi, ecco emergere un aspetto sociale, quando l’avvocato scrive: «Mi sembra poi inutile ricordare genericamente alla Commissaria la necessità di aiuto delle famiglie e delle imprese, degli artigiani, dei commercianti e dei professionisti. Sappiamo benissimo e lo sa anche la dr. Cirelli che la comunità ha bisogno di aiuti, ma non serve ricordarlo perché occorre invece indicare provvedimenti concreti e attuabili e compiere scelte oculate, altrimenti gli aiuti “a pioggia’ a tutte queste categorie sarebbero irrilevanti».
Ma esiste anche un problema tecnico-amministrativo, secondo Brumana, perchè «la complessa manovra sull’appalto per la pubblica illuminazione, come impiego del milione che perverrà dalla Regione, necessita di essere valutata con molta attenzione in tutti i suoi aspetti tecnici, contabili e giuridici e soprattutto considerando la sua concreta realizzabilità».
Nel testo dell’appello si ricorda che questa somma potrà essere impiegata solamente per opere pubbliche da iniziare entro il 31 ottobre. Altro elemento negativo per il candidato sindaco del Movimento dei cittadini in quanto «sarebbe necessario che entro questa data si revocasse il bando già pubblicato, si elaborasse un nuovo studio di fattibilità e si completassero tutte le complesse pratiche per assegnare l’appalto e per pervenire all’inizio lavori. E’ decisamente improbabile che l’amministrazione comunale riesca a rispettare questo termine e non si può correre il rischio di perdere questo contributo».
La parte finale delle considerazioni di Brumana riguardano le opere in alternativa e anche qui emerge il suo disaccordo: « La scelta dovrà escludere tutti i lavori che non potranno essere iniziati entro il termine perentorio del 31 ottobre e quindi quelle per le quali non si dispone di studi di fattibilità e magari anche dei progetti esecutivi. La questione che riguarda le piste ciclabili ha una grande importanza e merita di essere considerata con attenzione per evitare di realizzare alti inutili tronconi di piste ciclabili di fatto sottoutilizzate».
Secondo Brumana, occorre invece realizzare percorsi continui che colleghino le periferie al centro e i comuni vicino a Legnano nell’ambito di un nuovo piano della viabilità perché «quello esistente ha dimostrato la sua inadeguatezza».
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