L’insediamento commerciale sul Sabotino accende il dibattito politico
La notizia di un insediamento su viale Sabotino tra le vie Sauro e Menotti ha infiammato la politica legnanese che, priva della sua agorà, ha spostato il dibattito sui social e sui giornali. I commenti dei candidati sindaco
La notizia di un insediamento misto commerciale e terziario, su viale Sabotino tra le vie Sauro e Menotti, a Legnano, ha infiammato la politica legnanese che, priva della sua agorà, ha spostato il dibattito sui social e sui giornali. Il piano attuativo, che alla presenza di un sindaco sarebbe stato con ogni probabilità portato in consiglio comunale per essere discusso, è stato approvato dal Commissario Prefettizio, Cristiana Cirelli. È stato dato così il via libero alla trasformazione dell’area verde, per costruire un commerciale, food non food, con ambulatorio e farmacia, in una arteria fortemente trafficata e già costellata da attività commerciali.
Abbiamo sentito i candidati sindaco
Sabotino: al posto del verde un insediamento misto commerciale
LORENZO RADICE: “VOGLIAMO DI PIÙ SULLA SOSTENIBILITA'”
«Il piano attuativo – commenta il candidato sindaco di centro sinistra, Lorenzo Radice – trasformerà uno degli ultimi campi agricoli in città in un ennesimo complesso commerciale: hamburger, supermercato, centro odontoiatrico e farmacia.
È il solito piano attuativo, che rispetta al minimo gli standard di pgt. Il verde, le superfici permeabili ed il rapporto con il Sabotino (uno dei più brutti ingressi alla nostra bella città) non sono risolti. Inoltre, insedia attività che si basano sul solito schema “auto, consumo risorse, auto». Pur non avendo nulla contro chi investe, il candidato ribadisce che «Legnano ha bisogno di investimenti, di investitori coraggiosi ma anche di un pensiero e di un’azione nuove che guidino anche chi investe a farlo per il bene proprio e della comunità. Noi vogliamo di più sul piano della sostenibilità integrale: verde, mobilità protetta, e anche confronto con l’operatore per spingere a insediare attività utili alla comunità. Quella approvata ieri è una vecchia ricetta che non aiuta a risolvere i problemi di questa città, ma li moltiplica. Gli scheletri lungo viale Sabotino (Mercatone Uno, ex Pensotti ecc. ) dovrebbero insegnarci qualcosa».
ALESSANDRO ROGORA “STIAMO VANDALIZZANDO IL TERRITORIO”
E’ basito di fronte all’approvazione dell’ennesimo supermercato di alimentari e nuovi insediamenti di vendita e servizi, il candidato sindaco dei Verdi, Alessandro Rogora, che sottolinea la «totale incapacità di governo del territorio in cui si trova Legnano». «Da un lato – commenta il candidato dei Verdi – abbiamo migliaia di vani invenduti, lasciati incompleti e abbandonati, dall’altro non siamo stati capaci di dare una risposta al bisogno abitativo di una parte della popolazione che non riesce ad accedere al bene casa. Abbiamo vandalizzato il nostro territorio esprimendo una visione miope che si è dimostrata del tutto incapace di immaginare un futuro, rimanendo ancorata all’obiettivo del fare cassetta nel breve. Speravo che l’esperienza del COVID con la quarantena forzata ci avesse aiutato a riflettere su un futuro possibile di convivenza equilibrata con il mondo in cui viviamo. Invece non posso che vergognarmi del modo in cui a Legnano e in Lombardia viene gestito il rapporto con il territorio. Se poi sento qualcuno sostenere che qualche centinaio di metri di pista ciclabile, due rotonde e l’illuminazione pubblica sono la compensazione “verde” all’intervento, mi sento davvero preso in giro»
SIMONE RIGAMONTI : “ERA COSI URGENTE APPROVARE UN PIANO TANTO IMPATTANTE?”
«Davvero era necessario assumere un provvedimento tanto impattante per Legnano in questo momento? forse era più opportuno demandare l’attuazione del PGT approvato al nuovo Sindaco, qual è l’urgenza che ha ravveduto?». Sono le domande che il candidato sindaco del M5S, Simone Rigamonti, rivolge al Commissario Preffettizio dalla quale attende chiarimenti. Secondo il pentastellato «sebbene sia sempre positivo constatare che il territorio legnanese raccoglie l’interesse di chi ha il coraggio di investire in questo periodo, non si puó tacere che la posizione nel già congestionato viale Sabotino non è delle più felici, soprattutto se si condanna una delle pochissime zone verdi ancora rimaste.
È stata una scelta assunta a suo tempo nel PGT, nulla di più vero, ma questo non toglie che andrà a peggiorare la situazione viabilistica sia durante i lavori che in piena operatività della nuova zona commerciale – commenta Rigamonti – . Gli stessi interventi programmati per assorbire il “traffico indotto” non ci appaiono affatto risolutivi per migliorare una condizione già complessa che lo stesso PGTU definiva “Viale Sabotino è attualmente interessato da intenso traffico di attraversamento». Rigamonti ricorda anche che la zona interessata dal progetto è anche in parte residenziale e, prima di tutto, dovremmo garantire sicurezza a chi quelle trafficate strade le vive quotidianamente.
FRANCO BRUMANA: “UNA SCELTA NEFASTA CHE RISALE AL PGT”
Per il candidato sindaco di “Movimento dei Cittadini”, Franco Brumana, le «scelte nefaste sull’area dell’AT 12 del viale Sabotino risalgono al PGT di Fratus e purtroppo sono stati confermate dal PGT di Centinaio del 2017». «La Commissaria avrebbe potuto rinviare la decisione, dal valore politico evidente, alla prossima giunta comunale – commenta Brumana – Non lo ha fatto e non si può fare a meno di prenderne atto e di agire solamente con le previste osservazioni, che comunque non potranno incidere sulla destinazione dell’area». Anche Brumana punta i riflettori sulla «cosidetta “utilità pubblica” che doveva essere conseguita con la contrattazione urbanistica e che consiste in un adeguato corrispettivo per la città consistente in opere e in spazi pubblici». E si dice preoccupato in modo particolare «per la viabilità sul Viale Sabotino che potrebbe essere ulteriormente compromessa» e per «l’attivismo urbanistico della gestione commerciale, che sta addirittura trattando le aree della Franco Tosi, già compromesse dalle scelte della Giunta Centinaio che aveva realizzato uno “spezzatino urbanistico” ed aveva previsto una valanga di cemento sull’area tra Via San Bernardino ed il cimitero».
FRANCO COLOMBO: “IL COMMISSARIO HA ESERCITATO LA SUA FUNZIONE”
«Ci si lamenta tanto che il Commissario non prende decisioni, in questo caso ha esercitato la sua funzione: era nelle sue facoltà decidere sul piano attuativo». La pensa così il candidato sindaco Franco Colombo che non nega comunque quanto sia nevralgica l’arteria su cui sorgerà l’insediamento commerciale: «Viale Sabotino è un nodo critico, studiando bene questo progetto bene si può risolvere anche il problema della viabilità». «La variante al Piano Regolator è vecchia e si poteva contestare prima – prosegue Colombo – Viene a mancare un pezzo di verde ma che è incolto e fine a se stesso. Ora bisogna stare sul collo di chi opera affinchè il cemento non sia fine a se stesso ma un qualcosa che si integri con la città»
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