Rsa Accorsi: la UIL parla di complotto, Brumana lancia la “sfida”
Il sindacato difende la legittimità del proprio operato nelle Rsa e pensa a una strumentalizzazione politica ai suoi danni - Il legale contrattacca: «Questi poveretti hanno sbagliato a capire, pensando di intimorirmi»
La UIL con le sue autorità milanesi (Danilo Margaritella segretario generale Milano Lombardia e Daniele Ballabio segretario generale Fpl Milano e Lombardia), il Movimento dei cittadini con il suo leader (Franco Brumana) impegnati in un confronto a distanza sulla vicenda Accorsi, con al centro il ruolo di Giancarlo Terraneo, direttore della struttura e delegato sindacale della UIL.
Le critiche mosse da Brumana proprio alla doppia carica di Terraneo, con l’invito al sindacato perché «intervenga al più presto a tutela dei suoi iscritti e magari ponga fine al cumulo di funzioni di direttore e sindacalista, che genera dubbi più che giustificati», ha indotto Margaritella e Ballabio a diffondere un comunicato in cui apprendiamo che «la Uil Milano Lombardia e la Uil Fpl hanno sottoscritto protocolli nazionali, regionali e hanno assunto iniziative su tutto il territorio nazionale nonché locale, insieme alle altre OO.SS, a tutela della salute delle lavoratrici, dei lavoratori, di tutti i cittadini che deve avere la assoluta priorità in particolare in questo grave periodo di epidemia mondiale. Uil e UilFpl confermano massima trasparenza e legittimità del proprio operato nelle Rsa del territorio italiano, nessuna esclusa, per quanto di propria competenza.
Respingono con fermezza polemiche apparse e probabilmente ispirate a logiche di pura strumentalizzazione politica.
Si riservano inoltre di tutelare la loro onorabilità e correttezza di operato in tutti i luoghi deputati civili e penali e sulle quali viene coinvolta la nostra Organizzazione».
Nessun riferimento, quindi, ai decessi avvenuti nella RSA, ai casi di contagio tra i dipendenti, al dolore dei parenti, ma piuttosto una difesa d’ufficio dell’operato della direzione e, per finire, l’idea di un complotto di carattere politico ai danni della UIL che hanno portato l’avv. Brumana a commentare «i dirigenti lombardi della UIL non smentiscono quanto avevo denunciato nei miei post, ma lamentano una manovra politica contro la UIL e prospettano azioni legali a tutela del buon nome di questo sindacato. Non si curano della strage degli anziani e della diffusione dell’epidemia anche tra i lavoratori. Tentano di imporre il silenzio, così come Terraneo ha fatto nella RSA».
«Questi poveretti hanno sbagliato a capire, pensando di intimorirmi», la conclusione, quasi una sfida, lanciata dall’avv. Bumana.
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