Il restauro della cappella, che contiene dipinti del pittore Mosè Turri, è stato un esempio di iniziativa privata sottolineato nella cerimonia di tre anni fa, quando il sindaco Alberto Centinaio consegnò un attestato alle protagoniste del progetto, Carmela Lanni e Catia Benvenuto.

L’edicola della Madonna Addolorata torna a splendere

L’edicola era contenuta in una costruzione agricola dei marchesi Cornaggia – Medici, abbattuta negli anni Trenta dello scorso secolo. E’ tornata a vivere proprio per iniziativa di residenti, con una raccolta fondi e con la collaborazione della contrada S.Ambrogio che ha sostenuto il progetto. Oggi, è un bene cittadino di valore religioso e artistico riconosciuto in maniera universale.

Oggi, in epoca covid-19, il ricordo di quella inaugurazione, la rinascita della cappella, lo spirito che ha animato la raccolta fondi sono tutti elementi per offrire motivo di speranza e di fiducia. La tradizione religiosa vuole infatti che chiunque reciti sette “Ave Maria” al giorno godrà di pace in famiglia e dell’accoglimento di tutte le richieste purché siano secondo la volontà di Dio e per la salvezza della sua anima.