Un sabato primaverile ha illuminato di sole la città, mostrando il volto di un territorio che ha una gran voglia di rinascere, di riprendersi la sua vivacità, di lavorare e svagarsi… ma in maniera ordinata e, come ci chiedono di fare tutti i protocolli, distanziati.

Vero, oggi, il centro, il mercato, strade e piazze sono state animate da tanta gente. Eppure, abbiamo visto comportamenti corretti. Mascherine per coprire il viso, gruppetti minimi con distanze rispettate, code davanti a negozi e bar con disciplina e ordine.

Insomma, un inno del genere #noinonsiamoinaviglidimilano. Una modalità più corretta di affrontare queste giornate che la Regione guarda con particolare attenzione per le iniziative del prossimo futuro. Ricordiamo che soltanto venerdì scorso dal Pirellone era stato lanciato quasi un ultimatum: se verranno superati i 500 contagi al giorno, torneremmo a chiudere tutto di nuovo. E oggi, sabato 9, i nuovi casi in Lombardia sono stati… 502 (4 quelli registrati a Legnano).

La nostra testimonianza non può dimenticare comunque troppa gente seduta su panchine e sulla piastra della piazza (non si può, non si può…) e un movimento veicolare quasi da un sabato pre-coronavirus.

Al mercato, a meno di un’ora dalla chiusura dei banchi, la fila arrivava ancora all’ingresso (chiuso) del Parco. Un dato raccolto all’ingresso, dove ogni cliente era sottoposto al controllo della febbre, indicava in oltre un migliaio le persone che erano entrate nell’area riservata agli acquisti.