GranCasa, a Nerviano le prime lettere di licenziamento
Il numero totale degli esuberi non è ancora ufficiale - La proprietà non ha accolto l'invito di Regione Lombardia di riaprire un tavolo di trattativa per salvare i 150 lavoratori
Giornata nera per i lavoratori Gran Casa di Nerviano che oggi, mercoledì 3 luglio, hanno ricevuto la lettera di licenziamento. Una brutta notizia confermata da Milena Padovani della Segretaria Filcams Cgil Ticino Olona.
Il numero totale degli esuberi non è ancora ufficiale, a rischio ci sono 150 persone. I sindacati stanno cercando di capire l'entità della situazione. Per il momento i dipendenti di Legnano non hanno ricevuto alcuna comunicazione, ma la tensione è profonda. Nei prossimi giorni saranno definite le azioni sindacali.
È passato quindi inascoltato l'invito della Regione Lombardia con il quale chiedeva alla proprietà di riaprire un tavolo di trattativa per trovare una soluzione. Dopo il mancato accordo al Mise, il Gruppo Gran Casa è andato avanti per la sua strada di «risanamento» come aveva precedentemente annunciato lo scorso giugno.
Pur essendo una criticità preannunciata, i sindacalisti, come la Regione, speravano di «riuscire a riaprire il tavolo di trattativa per poter attivare la cassa integrazione così da revocare la procedura di licenziamento collettivo». Invece, ecco i primi drastici provevdimenti.
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