È ufficiale: il reparto Brico del Gruppo GranCasa è passato, con i suoi 78 dipendenti, sotto la gestione della socierà Bricofer. Una notizia diramata in questi giorni e che risulta positiva, ma sino a un certo punto: per i sindacati, che restano in attesa di un incontro tra tutte le parti coinvolte, infatti, ci sono ancora diversi punti d'ombra, come la durata d'affitto del ramo d'azienda e il futuro degli oltre 800 lavoratori rimasti in forza al gruppo GranCasa. 

A delinearci il quadro della situazione è Fabio Petraglia, sindacalista della Fisascat CISL di Legnano: «Il Gruppo GranCasa è in forte crisi, e con tutta probabilità – spiega il sindacalista – chiuderà il bilancio del 2017 con meno 40 milioni di euro». Dunque, l'accordo di partnership siglato in questi giorni dovrebbe portare una «boccata d'aria fresca». La cessione del ramo d'azienda riguarda 7 punti vendita, tra cui quelli di Legnano e Nerviano e contemplerà il passaggio di 78 dipendenti. Perciò, le parti sindacali hanno chiesto un incontro «volto alla tutela di questi lavoratori». 

Il sindacalista, poi, non ha nascosto una certa preoccupazione per gli 852 lavoratori rimasti alle dipendenze del Gruppo GranCasa, i quali a fine dell'anno «non vedranno la tredicesima che, a detta della società, arriverà con un certo ritardo».

È da diverso tempo che l'azienda, con i suoi 22 punti vendita in tutta Italia, sta cercando soluzioni per restare a galla. «Inizialmente – spiega Petraglia –,  "Planet Sport" sembrava il primo reparto a dover essere completamente messo in affittanza. Ma dopo l'assorbimento del punto vendita di Saronno il progetto appare bloccato». E adesso sulla scena è apparso il Gruppo Bricofer, che a metà novembre ha inaugurato a Gradisca d’Isonzo (Gorizia) il suo quarto insediamento, un colossale centro brico da 12.000 mq per 11 milioni di investimento. «Si tratta sulla carta di un'alleanza che sulla carta dovrebbe sollevare la difficile situazione in cui si trova il Gruppo GranCasa. L'attenzione sulla questione, comunque, resta massima».