Il VI congresso della Cgil Ticino Olona ha riconfermato segretario generale Maurizio Stampini (nella foto a sinistra insieme al segretario della Cgil Lombardia Giacinto Botti e alla presidente del congresso Pinuccia Boggiani) e ha fatto emergere la necessità di un forte rinnovamento organizzativo e istituzionale.

I lavori si sono conclusi ieri dopo due giorni di interventi all'interno del Cinema Sala Ratti. (Qui il nostro servizio: Cgil a congresso: rilanciare il lavoro dando valore al territorio)

«La situazione di perdurante crisi che attraversa il nostro paese, non solo si ripercuote anche nel nostro territorio, ma qui sembra assumere caratteristiche ancor più pesanti – le parole del discorso conclusivo del segretario Stampini – Il sistema produttivo, fortemente legato al settore manifatturiero, vede mettere a nudo, in un processo di deindustrializzazione che nel territorio sembra inarrestabile,le debolezze della propria struttura e di quella del sistema finanziario del nostro Paese.

All' interno dello scenario brevemente descritto, compito della Cgil Ticino Olona sarà quindi quello di rilanciare e approfondire la discussione sulle peculiarità e le prospettive di rilancio e sviluppo del territorio, anzi, viste le differenti caratteristiche, dei territori».

Interventi diffusi, manutenzione delle infrastrutture esistenti, piano di edilizia scolastica, valorizzazione della gestione diretta dei servizi pubblici sono solo alcuni dei temi che andranno posti al centro dell'azione che il prossimo direttivo confederale e la Segreteria dovranno sviluppare.

«Il carattere peculiare del territorio, la frammentazione e le dimensioni dei comuni – prosegue Stampini – rendono auspicabile forme "consorziate" di rappresentanza istituzionale che rendano più concrete e meno dispersive le forme di contrattazione territoriale che dovremo saper mettere in campo. Una condizione necessaria per ritrovare spazi di coinvolgimento di lavoratori e pensionati e ambiti di contrattazione reali ed efficaci resta la richiesta di allentamentodel patto di stabilità dei comuni»

Il sindacato ha bisogno di darsi una nuova riorganizzazione: con 36 mila iscritti (in leggero aumento) i servizi offerti sono sempre numerosi ma cambiano i bisogni. I pensionati che si rivolgono agli sportelli stanno diminuendo mentre aumentano le richieste di disoccupazione e le procedure fallimentari. Cambiamento che «richiede una riflessione, da parte della Segreteria e del Direttivo Cgil Ticino Olona, in termini di fruibilità/sostenibilità degli stessi, all'interno di una più ampia discussione che investa la Cgil nel suo complesso».

Expo 2015, che investe l'area metropolitana milanese, potrà inoltre divenire occasione di sviluppo e di opportunità anche per il nostro territorio nella misura in cui saprà far vivere le tematiche che ne caratterizzano lo svolgimento.

«Nutrire il pianeta, energia per la vita – ha ricordato Stampini – possono assumere caratteristiche e declinazioni in grado di valorizzare sia le peculiarità agro-alimentari presenti soprattutto nella zona dell'abbiatense, con possibile sviluppo di un turismo collegato alla valorizzazione ambientale e paesaggistica, sia quelle attinenti alla produzione di energia e al rilancio del metadistretto della termoelettromeccanica legnanese».

Con l'arrivo delle Aree metropolitan, la Camera del Lavoro Ticino Olona torna a chiedere il mantenimento delle autonomie con coordinamenti a livello di Grande Milano. 

«L'assemblea congressuale valuta infine necessario – ha concluso il segretario –  al fine di mantenere una forte progettualità e una credibilità politica crescente per la nostra Camera del lavoro, valorizzare i principi di unità, pluralismo e costante ricerca di una gestione unitaria che caratterizzi le modalità e il contenuto delle nostre proposte».

valeria arini