SECONDO APPUNTAMENTO COL PROGETTO OSTEOPOROSI
Il centro di eccellenza di Ortopedia e Patologia Osteometabolica dell’Istituto Medico Santa Chiara di Gallarate organizza giovedì 25 luglio Un open day aperto per verificare lo stato delle proprie ossa...
Il centro di eccellenza di Ortopedia e Patologia Osteometabolica dell’Istituto Medico Santa Chiara di Gallarate organizza giovedì 25 luglio un altro appuntamento nell’ambito del “Progetto Osteoporosi”.
Un open day aperto a chiunque desideri verificare lo stato di salute delle ossa e iniziare, se necessario, il percorso di cura. "Oltre alla diagnosi precoce – spiega la dottoressa Maura Blini, direttore sanitario dell’Istituto – nel caso dell’osteoporosi è essenziale poter accedere alle nuove cure che soltanto uno specialista competente e aggiornato conosce. Per questo ci siamo affidati al dott. Gregorio Guabello che, grazie all’attività ambulatoriale condotta al San Raffaele e al Galeazzi di Milano con azioni mirate al setting di pazienti con problematica osteometabolica, ha maturato un’alta specializzazione in questa complessa materia".
Durante l'Open Day, su prenotazione e dietro piccolo contributo, si potrà effettuare l'esame diagnostico (ultrasonografia del calcagno) per verificare lo stato di salute delle ossa e, nel caso di diagnosi, incontrare lo specialista: "Il calcagno – precisa il dott. Guabello – è costituito in buona parte di osso trasecolare che consente di “mimare” la moc (mineralometria ossea computerizzata) e di ottenere una prima indicazione che indirizzerà, se necessario, verso ulteriori approfondimenti".
L’evento è aperto a tutti, sia a chi non ha mai effettuato esami clinici mirati, sia a persone che invece sono già in possesso di diagnosi di osteoporosi ed hanno già avviato un percorso di cura. "In alcuni casi ci troviamo di fronte a diagnosi e terapie molto pasticciate e confuse – aggiunge il dott. Guabello –. Attualmente, la prevenzione passa attraverso due grandi e innovativi concetti, sul fronte diagnosi e cura: in primo luogo, è molto superficiale e riduttivo parlare di osteoporosi della donna legata solo alla menopausa, perché esistono tante altre cause concomitanti che andrebbero indagate e trattate; secondo, oggi ci sono terapie nuove di secondo livello, vale a dire farmaci molto costosi che, tuttavia, in alcuni casi sono inseriti nel prontuario e quindi a carico del Sistema sanitario nazionale. Per inciso, la legislazione sta cambiando fortunatamente in meglio, perché al momento le note sono estremamente restrittive a seguito dei tagli effettuati. L’utilizzo di questi farmaci risulta pertanto molto ridotto, benché siano efficaci soltanto un ristretto numero di pazienti può farvi ricorso attualmente".
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