Chiese legnanesi stracolme di fedeli, ieri pomeriggio e sera, per i riti del Venerdì Santo. In S.Domenico, nel pomerggio, addirittura un migliaio i presenti per una cerimonia religiosa forse mai così seguita come è avvenuto in questa occasione.

In serata, ben tre le Via Crucis che hanno percorso le strade del Centro, dell'Oltrestazione e dell'Oltresempione. In tutti i casi, tanta gente, una sentita partecipazione, un senso di comune raccoglimento attorno alla Croce, al suo signficato cristiano.

Accogliendo la nostra richiesta, di seguito, pubblichiamo il pensiero inviato da mons. Carlo Galli per la prossima Pasqua.

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E’ Pasqua.

La pietra che chiudeva senza speranza il sepolcro, è stata rotolata via. Era stata posta con rispetto ed amore da amici.

Le donne avevano vegliato davanti a quella realtà tragica: anche a Lui hanno messo sopra un sasso. Si preparavano a rimuoverla per accudire con premurosa attenzione alla salma.

Ma il sepolcro è aperto ed è vuoto e l’angelo annuncia: “Perché lo cercate tra i morti? E’ risorto!”.

Corre la voce, con un misto di gioia sospesa, di dubbi, di interrogativi, di spavento. Non è subito festa. Dovranno riconoscerlo come il Signore, ricordando le sue promesse, e facendo esercizi di speranza.

La radice di questa esperienza è il rispetto, la premura, il coraggio di questi uomini e di queste donne, che hanno curato l’umanità disprezzata e crocifissa di Cristo. La fonte della speranza pasquale è la giustizia con amore. Cristo ha insegnato un paradosso: che morendo per amore degli altri, non si conosce la morte.

Giovanni, il giovane discepolo di quei giorni turbati, ci ha lasciato l’augurio pasquale in una sua lettera: “Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte”.

Buona Pasqua!

Mons. Carlo Galli

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Le immagini sono state curate da Luigi Frigo