ISTITUTO MEDICO S.CHIARA: SERATA SULLA OSTEOPOROSI
Tanti buoni motivi per assistere alla serata, ad accesso libero, organizzata il 19 marzo dall’Istituto Medico S. Chiara di Gallarate...
Più di duecento milioni di persone nel mondo ne sono affette, più di dieci milioni solo negli Stati Uniti e ben più di tre milioni e mezzo nel nostro Paese: stiamo parlando dell’osteoporosi, patologia che incide nell’età matura ma che, contrariamente a quel che si crede, non affligge solamente il sesso femminile. Anche gli uomini infatti possono esserne colpiti in modo grave e invalidante. Ecco quindi dei buoni motivi per assistere alla serata, ad accesso libero, organizzata il 19 marzo dall’Istituto Medico S. Chiara di Gallarate nell’ambito della sua attività di informazione e prevenzione sui temi della salute e del benessere.
“La nuova ortopedia”, questo il titolo della conferenza che offrirà ai partecipanti la possibilità di conoscere le ultime novità nell’approccio terapeutico dell’osteoporosi e delle principali patologie del ginocchio, fornendo preziosi consigli per la cura e la prevenzione del dolore, altro fattore affligge in modo importante chi è affetto da queste patologie.
Il dottor Federico D’Amario, specialista in ortopedia e traumatologia, responsabile della chirurgia del ginocchio al S. Pio X di Milano, approfondirà gli aspetti legati alla prevenzione che si legano in modo determinante agli stili di vita, ma anche illustrando le nuove frontiere della chirurgia che consentono risultati impensabili fino a qualche anno fa. Tratterà inoltre le principali patologie del ginocchio e le relative modalità di prevenzione e trattamento.
Il dottor Gregorio Guabello, specialista in medicina interna ed endocrinologia, parlerà anche degli aspetti legati alle indagini diagnostiche e alle terapie farmacologiche.
L’aspetto della medicina dolce sarà invece approfondito da Vito Curri, dottore in fisioterapia, e dal dottor Gianluca Salati, osteopata, vice presidente dell’associazione Osteopatia Italia.
Curarsi divertendosi? È possibile, anzi è fortemente consigliato dal dottor Vito Curri: «Grazie alla fisioterapia di gruppo, il paziente affronta volentieri il piccolo disagio di uscire di casa per recarsi al centro fisioterapico. La presenza di altre persone simili a lui, costituisce da un lato un fattore rassicurante mentre dall’altro diventa uno stimolo e un modo per fare nuove amicizie e rompere l’isolamento in cui gli anziani a volte finiscono per ritrovarsi».
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