Millennials vs. Gen Z: due modi di fotografare il mondo a confronto
Per i Millenials la fotografia rappresenta quasi sempre il mezzo per immortalare un momento speciale o particolare
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La fotografia non è soltanto uno strumento tecnico con cui immortalare un preciso momento e provare a fargli superare la prova del tempo. È anche un potentissimo canale per trasmettere emozioni, sentimenti e visioni del mondo. E ogni generazione diversa lo utilizza secondo la propria sensibilità e con la volontà di affermare la propria individualità. Ecco il perché di questo approfondimento dedicato al modo in cui Millennials e Gen Z si approcciano al mezzo fotografico.
Su questo tema si è recentemente espresso il portale specializzato nella stampa digitale di foto, poster e prodotti fotografici personalizzati MYPOSTER che ha sottolineato quali sono i punti in cui i due approcci sono diversi e quelli in cui, al contrario, si assomigliano. Ecco cosa è emerso dallo studio.
Posa Fotografica: Tradizione vs. spontaneità
La prima differenza sostanziale tra Millennials e Gen Z quando si parla della fotografia è quello della scelta della posa davanti all’obiettivo. La generazione più giovane, abituata a essere connessa e ad avere sempre a disposizione il mezzo fotografico, tende a preferire immagini che rappresentano spaccati di vita reale o soggetti in movimento con l’obiettivo di trasmettere spontaneità e unicità. I nati a cavallo tra il 1980 e il 1995, invece, scelgono quasi sempre la posa tradizionale e cercano di mostrare il proprio lato migliore.
Questione di punti di vista: diversi stili, stessa passione
Uno degli obiettivi della Gen Z è quello di sperimentare nuovi punti di vista nel campo della fotografia. Prendiamo l’esempio del selfie. I membri della Gen Z hanno trovato rinnovato questo tipo di fotografia aggiungendo la figura intera, scattando foto panoramiche o emisferiche con il fisheye (obiettivo ultra-grandangolare) o sperimentando con lo 0.5 selfie, l’autoscatto in versione grandangolare. Un approccio decisamente innovativo rispetto a quello dei Millennials, ancorati alla tradizionale ripresa dall’alto con particolare attenzione al volto.
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Scatti significativi: L’emozione prima del momento
Probabilmente le maggiori differenze tra le due generazioni si registrano quando si parla di scelta dei momenti da fotografare. Per i Millenials la fotografia rappresenta quasi sempre il mezzo per immortalare un momento speciale o particolare. La Gen Z, invece, ribalta l’assunto e tende a rappresentare sensazioni e stati d’animo con soggetti di vita quotidiana.
E lo fa puntando su foto desaturate o volutamente sottoesposte, sul movimento dei soggetti, sugli scenari fuori fuoco e sugli scatti ad alto contrasto che vanno a rafforzare il rapporto tra luci e ombre per aumentare la profondità.
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AI e fotografia: opportunità e timori generazionali
Fino a questo momento abbiamo analizzato cosa differenzia Millennials e Gen Z quando si parla di fotografia. Ma esistono anche alcuni importanti punti di contatto tra più e meno giovani. Ad esempio l’opinione sull’intelligenza artificiale, sempre più presente nel mondo delle immagini.
Entrambe ritengono i software di AI come uno strumento potenzialmente importante per aumentare produttività ed efficienza, per esplorare nuovi linguaggi espositivi e per sperimentare con le immagini. L’unica piccola differenza tra le due visioni è il timore dei più giovani che questi nuovi programmi possano favorire l’omologazione e ridurre gli spazi per l’affermazione dell’unicità dello sguardo dell’individuo.
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Il ritorno agli anni 2000: tra nostalgia e riscoperta analogica
Ogni generazione tende a vedere il periodo precedente al suo come una piccola età dell’oro. È in quest’ottica che sia Millennials che Gen Z guardano con nostalgia ai primi anni del 2000. Non è solo una questione filosofica.
Questa nostalgia si traduce nella riscoperta dell’immagine analogica e nell’apprezzamento per i filtri che riproducono la resa delle vecchie fotocamere digitali. In quest’ottica rientra anche la recente riscoperta, anche da parte della Gen Z, delle macchine fotografiche a pellicola e delle camere oscure in cui svilupparle.
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Tendenze 2025: il futuro della fotografia secondo MYPOSTER
L’approfondita analisi di MYPOSTER si chiude con alcune ipotesi sui trend fotografici che potrebbero affermarsi da qui a fine anno. Secondo gli esperti assisteremo a un calo notevole delle immagini curate e patinate a cui siamo abituati e vedremo affermarsi uno stile più realistico ed espressivo. Una rappresentazione della realtà sempre più carica di emotività che altro non è il modo di intendere la fotografia che caratterizza l’approccio della Gen Z.
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