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Angelina Mango vince il festival di Sanremo 2024

In un solo articolo la cronaca di tutte le serate del festival, viste rigorosamente dal divano di casa

Le foto della Finale di Sanremo 2024

Questo articolo raduna la cronaca di tutte le serate del festival di Sanremo 2024, viste rigorosamente dal divano di casa da Stefania Radman.  Varesenews ha seguito il festival anche da Sanremo, con la diretta di Adelia Brigo qui e con molti articoli sull’argomento, visti “alla varesina”. Li trovate qui.

10 febbraio 2024, Finale – Angelina Mango ha vinto il festival di Sanremo: la notizia è arrivata alle due e mezza di notte, a conclusione di una intensa settimana di festival, per la quinta (e ultima?) volta presentato e diretto artisticamente da Amadeus. 

Angelina ha vinto confrontandosi con una cinquina di finalisti – e non più una terna come negli anni scorsi – che le  hanno dato davvero filo da torcere: fino all’ultimo, e considerato il peso del televoto, si è per esempio pensato che il vincitore dovesse essere Geolier, sconosciuto al pubblico dei più adulti, ma amatissimo dalle nuove generazioni che avevano già dato segnali potenti di sostegno. Tra i cinque però c’era anche Annalisa, la favorita a pochi giorni dell’inizio del festival. E non sono stati meno importanti in questo festival anche Irama e Ghali.

La sua carriera è nota ai più solo dall’anno scorso, da quando ha partecipato ed è arrivata seconda (ma prima nella sezione canto) all’edizione 2023 di Amici, piazzando poi nelle classifiche alcuni brani, alcuni dei quali per il loro successo in radio e su spotify sono diventati veri e propri tormentoni.

Di certo, è stata una vittoria netta delle nuove generazioni: La media dei cinque finalisti è sotto i trent’anni e l’unica che va oltre è Annalisa, che ne ha compiuti 38. Angelina ha infatti 22 anni, Geolier 23, Irama 28, Ghali 30. Piaccia o no, l’impressione è che la sostituzione musicale si sia ormai definitivamente compiuta, anche se godono ancora di robuste simpatie Loredana Bertè e Fiorella Mannoia, per esempio.

A proposito di Loredana Bertè, è a lei che è andato il premio della Critica, che tra l’altro è intestato a sua sorella, Mia Martini; e a proposito di Fiorella Mannoia Il premio Sergio Bardotti per il miglior testo è andato proprio a lei. La canzone “La Noia” di Angelina Mango, però, ha ricevuto altri due premi: il premio Lucio Dalla della sala Stampa e il premio  Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale.

La varesina Clara Soccini, originaria di Travedona e sostenuta fino all’ultimo dai suoi concittadini, è arrivata solo al 24esimo posto: ma porta a casa un’esperienza straordinaria, che l’ha fatta notare in tutta Italia per la sua splendida voce.

La serata che ha visto la vittoria di Angelina Mango è stata, come ormai consuetudine, lunghissima: iniziata alle 20.45, si è conclusa dopo le due e mezza. Ma non si può dire che non sia stata concentrata tutta sulla musica: pochi ospiti hanno distratto l’impegno a riascoltare e far votare tutte le 30 canzoni in gara, e tutti legati comunque alla musica. Il più affascinante è stato senza dubbio Roberto Bolle, che ha interpretato il Bolero di Ravel nella coreografia di Maurice Bejart insieme alla compagnia di ballo Bejart di Losanna: un’esibizione ipnotizzante che ha rappresentato un unicum in televisione. Come ha ricordato infatti Amadeus, si tratta di uno spettacolo spesso riprodotto nei teatri ma mai in televisione. Un dolce siparietto amarcord è stata anche l’esibizione, a sessant’anni dalla sua partecipazione al festival, di Gigliola Cinquetti, che ha cantato “Non ho l’età”. Altri piccoli interventi li ha regalati Luca Argentero in promozione della sua fortunata serie Doc e Lazza, che ha presentato il suo ultimo brano, alle due di notte, per dare il tempo ai cinque finalisti di presentarsi sul palco.

A portare a termine questa settimana di fatiche, Amadeus ha chiamato a cocondurre il suo amico “Ciuri” Fiorello, che ha condiviso in realtà per tutta la settimana gioie e fatiche di questa edizione: è ancora forte l’eco delle polemiche sulla partecipazione di John Travolta, ma anche i grandi complimenti per la capacità ditenere insieme una organizzazione così complessa.

Ora è il momento di riposare, dimenticare la kermesse e scoprire quale sarà la vita delle tante canzoni ascoltate nel mondo reale. In attesa del prossimo Sanremo e del prossimo conduttore.

Le gallerie della serata finale

Roberto Bolle incanta Sanremo 2024

Clara sul palco della finale a Sanremo 2024

Le foto della puntata finale del festival

 

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Tra Skin e Ivana Spagna una strepitosa serata di duetti a Sanremo 2024

9 febbraio 2024 – E’ stata una serata straordinaria quella di venerdì, riservata alle cover: chi voleva a Sanremo la festa della musica, dove le canzoni erano protagoniste in maniera assoluta e il contorno era ridotto quasi a zero, è stato accontentato.

Gli ospiti non canori sono stati infatti solo una manciata, e nessuno di particolarmente invasivo. Due sportivi – Carolina Kostner e Pecco Bagnaia – e la coppia di attrici Margherita Buy e Elena Sofia Ricci. A presentare insieme ad Amadeus, invece, c’è stata Lorella Cuccarini, che ha regalato una conduzione professionale ma un po’ più algida di quelle precedenti, ma ha fatto una scelta intelligente, sostenibile e di orgoglio italiano indossando solo abiti firmati rigorosamente vintage, anni ’80 e ’90. Con firme come Ferrè o Cavalli, i suoi abiti non hanno sentito affatto il peso dell’età e hanno ricordato al mondo cosa sappiamo fare in questo campo.

A parlare per davvero, però, sono stati i duetti: che se non avete visto, o avete visto solo parzialmente – come è sano immaginare, visto che anche questa notte si sono fatte le due – vi consigliamo vivamente di riguardare su Raiplay.
Grandi contenuti, emozioni a mille, comparsate più uniche che rare.

Raccontano tanto delle loro radici le cover di Angelina Mango, Ghali e Mahmood, ognuno per un motivo diverso. Angelina ha cantato, in un arrangiamento assolutamente originale, il brano “La rondine” uno dei più intensi di suo papà Pino Mango. Ghali ha creato un medley con sue due canzoni – Bayna, cantata in arabo, e Cara Italia – e “L’italiano” di Toto Cutugno, creando una narrazione che ha raccontato la sua sua storia di italiano di seconda generazione, concludendo orgogliosamente “Sono un italiano vero”. Mahmood ha portato sul palco di Sanremo dei rappresentanti della sua anima più profonda, che non è ne magrebina ne milanese, ma sarda: e con i Tenores di Bitti ha cantato “Com’è profondo il mare” di Lucio Dalla, dando un senso nuovo, ma rispettoso dell’autore, ad un brano di difficile interpretazione.

Festival di Sanremo 2024: la quarta serata dei duetti
Santi Francesi con Skin

Anche i momenti di nostalgia non sono mancati: dal ritorno dopo tanti anni di un invecchiassimo Pino D’Angiò (del resto “Ma quale idea” compie quest’anno 42 anni….) che ha interpretato il suo successo con i giovanissimi Bnkr44, al ritorno dopo tanti anni degli Eiffel 65 sul palco di Sanremo portati da Fred De Palma, che li ha omaggiati non solo interpretando le loro canzoni ma raccontando quello che appresentavano per lui con degli inserti rap. Grande ritorno anche per il Re Leone, grazie alla voce di Ivana Spagna che ha cantato il brano portante del film Disney insieme a Clara, in una vera gara di ugole d’oro.
Duetto straordinario e sorprendente è stato anche quello dei Santi Francesi che con Skin hanno cantato, con virtuosismi rari, il celeberrimo Hallelujah di Leonard Cohen. Ma anche quello di Annalisa con La Rappresentante di Lista che insieme hanno interpretato Sweet Dreams degli Eurythmics.

Festival di Sanremo 2024: la quarta serata dei duetti
Mahmood con i Tenores di Bitti

Mi fermo qui, perchè davvero ogni canzone aveva il suo perchè: e perciò non discuto il pur contestato – da chi scrive ma pure da tutto l’Ariston – primo posto decretato dalla giuria (Composta da televoto, radio e sala stampa), assegnato a Geolier, che con Guè, Luchè e Gigi D’Alessio ha interpretato un medley in napoletano di cui non posso apprezzare il valore, perchè non conoscevo le canzoni e non ne capivo il testo. Devo però prendere atto che questo giovane cantante partenopeo ha già saldamente conquistato i cuori e i telefoni di molti votanti italiani, e che quindi ce lo ritroveremo, nella giornata della finale, ben alto in classifica. Farà parte della “triade” che arriverà alle ultime battute? Lo sapremo tra meno di 24 ore.

Più comprensibili gli altri interpreti arrivati nella top five di stasera: al secondo posto si è piazzata infatti Angelina Mango, al terzo Annalisa al quarto Ghali e al quinto il giovanissimo Alfa che ha fatto la raffinatissima e non scontata scelta – per l’età – di Roberto Vecchioni e della sua “Sogna ragazzo sogna”.

Festival di Sanremo 2024: la quarta serata dei duetti
Gigi D’Agostino

La serata si è conclusa infine con altri due graditi ospiti: sulla Nave Costa si è visto il ritorno dell’amatissimo dj Gigi D’Agostino, la cui luminosa carriera ha subito un brusco stop di due anni a causa di una grave malattia: quello di ieri sera è stato il suo ritorno sul palco. La seconda è un’ospitata che ci si attendeva da 27 anni, tanti quanti ne sono passati dalla loro prima e ultima partecipazione e vittoria al festival di Sanremo: i Jalisse. Che, ça va sans dire, hanno cantato “Fiumi di Parole” diretti nientepopodimeno che da Peppe Vessicchio, il direttore d’orchestra più amato del festival, da qualche anno assente da quel palco. Tutto bellissimo, se non fosse accaduto alle due di notte. Meno male che c’è Raiplay.

Festival di Sanremo 2024: la quarta serata dei duetti
I Jalisse

Le gallerie della quarta serata

Clara canta a Sanremo il tema del Re Leone con Ivana Spagna

Il ritorno di Gigi d’Agostino a Sanremo 2024

La galleria della quarta serata del Festival

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Russell Crowe, Sabrina Ferilli e Teresa Mannino riportano il buonumore nella terza serata del Festival

8 febbraio 2024 – La quiete dopo la tempesta: dopo il bailamme scatenato dall’apparizione di John Travolta nella seconda puntata del Festival di Sanremo, la terza serata si è rivelata. come intuibile, la più tranquilla delle tre, e probabilmente anche di tutta la settimana.

Smaltiti gli ultimi 15 cantanti, divertiti con grazia e moderazione grazie alla simpatia di Teresa Mannino, rimaneva poca possibilità di fare danni, con gli ospiti di questa serata, nella maggior parte attori in promozione come Sabrina Ferilli (La fiction Giulia è in arrivo il 19 gennaio) ed Edoardo Leo (La sua serie invece andrà in onda ad aprile). L’unico elemento di preoccupazione, il superospite Russel Crowe  si è rivelato invece una insospettabile risorsa: gentile e innamorato dell’Italia, ha risposto piacevolmente alle domande di Amadeus, si è prestato a “doppiare in italiano” la sua frase più famosa «Al mio segnale, scatenate l’inferno» tratta dal film Il Gladiatore e ha persino preso bonariamente in giro l’affaire “Ballo del quaqua” che ha invaso nella giornata di oggi giornali, televisioni e radio. Posto che quella di ieri è stata una esibizione bizzarra, è ora infatti di chiuderla nel suo cassetto, quello delle scemenze,  e non vale la pena di spenderci più energie di tanto.

Sanremo 2024: la terza serata

Energie che forse sono meglio adoperate con gli appelli al cessate il fuoco nelle guerre in corso: dopo la dichiarazione di Dargen nella prima serata di lunedì, e il pubblico sostegno dato a quelle frasi il giorno dopo da Diodato, questa sera è stato il superospite italiano Eros Ramazzotti a chiedere la pace, subito: e per farlo ha approfittato dei 40 anni della sua celebre Terra Promessa, cantata proprio a Sanremo nel 1984. «Ci sono quasi 500 milioni di bambini che vivono in zone di conflitto, altri milioni che non vedranno mai la terra promessa: basta sangue, basta guerre. Pace!» è l’appello del cantante. Anche Gianni Morandi darà poi il suo contributo alla causa, cantando “Un Mondo d’amore” che prende avvio dalla guerra del Vietnam, unendo il core business di Sanremo il bel canto allo spinoso argomento d’attualità.

Sanremo 2024: la terza serata

Per il resto, nient’altro da segnalare, se non la top five che comincia a comprendere nomi nuovi, che probabilmente si risentiranno nelle classifiche dei prossimi giorni: i primi 5 più votati di oggi da radio e televoto sono stati infatti Angelina Mango con La Noia (prima), Ghali con Casa Mia (secondo), Alessandra Amoroso con Fino a qui (terzo),  Il Tre con Fragili (quarto) e mr. Rain con due altalene (quinto)

Le gallerie della terza serata

Sabrina Ferilli a Sanremo

Russel Crowe canta sul palco dell’Ariston

Le foto della terza serata

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SANREMO 2024 SECONDA SERATA: SONO JOHN TRAVOLTA E IL BALLO DEL QUAQUA I PROTAGONISTI

7 febbraio 2024Tirare un sospiro di sollievo perchè una trasmissione si conclude “soltanto” all’una e mezza: può capitare solo quando si guarda Sanremo. Ed è quello che è successo a chi scrive alla fine della seconda serata del Festival, che si è conclusa mezz’ora prima della serata di debutto (che si è chiusa alle due di notte) e un quarto d’ora prima di quanto prevedeva la scaletta.

In programma c’era una puntata senza particolari scossoni, in cui metà dei cantanti in gara cantava per la seconda volta il suo brano, e a presentarli c’erano gli altri i quindici cantanti, oggi non impegnati a cantare. Niente di speciale quindi, tranne questo triplo salto mortale della conduzione ideato da Amadeus: far presentare ai cantanti i cantanti del festival della canzone italiana. L’ha fatto con i co conduttori: dopo la splendida performance di Marco Mengoni, questa sera infatti è toccato a una brillantissima Giorgia, che ha festeggiato sul palco dell’Ariston i trent’anni di “E poi”, il suo primo grande successo presentato a Sanremo nel 1994, ha interpretato un medley delle sue canzoni più e emozionanti e ha poi fatto la “presentatrice dei presentatori”.

A lei infatti spettava il compito di presentare ogni cantante che avrebbe poi presentato il suo collega in gara: un meccanismo un po’ cervellotico, ma che ha permesso di rinominare tutti gli artisti senza perdere però troppo tempo.

A votare le canzoni questa sera era un mix tra il televoto da casa e una giuria composta da radio private, che ha confermato nel quintetto finale tre dei brani già nominati nella giuria della sala stampa della prima serata – Annalisa, Loredana Bertè e Mahmood – anche se in posizioni differenti, e fatto comparire per la prima volta tra i primissimi Irama e Geolier. Non ci mancavano in cima alla classifica, ma tant’è.

Sanremo 2024: la seconda serata
Giorgia spegne la “torta di compleanno” per la sua prima partecipazione a Sanremo, trent’anni fa

Tra le canzoni, all’improvviso un ballo del quaqua: a farlo un John Travolta “sobillato” da Fiorello

Archiviata la pratica canora, in questa puntata un po’ più sullo sfondo, la notizia della serata – assai tragica, per un attore di tale calibro – è stata “l’ospitata” di John Travolta, superospite internazionale: che ha aperto bocca solamente quando ha conversato con Giorgia, e per il resto è stato invitato soltanto a ballare.

Un siparietto già piuttosto imbarazzante sul palco dell’Ariston, con Amadeus impegnato a copiargli le iconiche (ma ormai storiche e stucchevoli, detto tra noi) mosse di Saturday Night Fever, Grease e Pulp Fiction. Ma che è diventato addirittura grottesco quando si è spostato all’esterno, nel cosiddetto “Aristonello”, lo spazio dove Fiorello ha allestito in questi giorni Viva Rai 2, che per l’occasione va in onda dopo il festival e si chiama Viva Sanremo.

Lì, l’attore icona di Quentin Tarantino, ha imparato un nuovo ballo, “The quaqua dance”, a noi tutti noto coma il ballo del quaqua, e per il cachet che ha ricevuto (Leggenda narra che si tratti di 500mila dollari) l’ha coscienziosamente ballato, sotto la direzione di Fiorello, cercando di evitare solo il cappellino a forma di becco giallo. Una situazione francamente aliena, che ha esaurito in un botto solo tutta la quota di trash destinata alla serata, e forse all’intera settimana.

Sanremo 2024: la seconda serata

Chissà, magari il motivo era la necessità di controbilanciare il fiume di buoni sentimenti che è scorso durante tutta la serata: prima fra tutti, la prima apparizione su un palco dopo due anni di malattia del compositore Giovanni Allevi, che ha trasferito a tutto il pubblico davanti a lui l’emozione di avere di nuovo i capelli (“Come è liberatorio essere sé stessi” ha detto togliendosi il cappello che l’ha accompagnato sui social per il tempo delle cure) e di rimettersi di nuovo al piano, anche se non con la stessa precisione di prima della malattia (“Non potendo contare sul mio corpo, suonerò con tutta l’anima” ha spiegato). Ma anche le letture antiviolenza ideate da Matteo Bussola e lette dai ragazzi di Mare Fuori, e persino il premio alla carriera allo storico scenografo Gaetano Castelli, che ha firmato 22 delle scale di Sanremo, dal 1987 in poi.

Niente, l’immagine che resta impressa e ha spazzato via tutte le altre è quella del ballo del quaqua di John Travolta. Pazienza, domani è un altro giorno: ad attenderci ci saranno altre 15 ripetizioni di canzoni e un altro superstite internazionale. Che qualcuno avverta Russel Crowe a cosa sta andando incontro….

Le gallerie della seconda serata

John Travolta che balla il ballo del quaqua davanti all’Ariston

L’emozionante ritorno di Giovanni Allevi al piano, sul palco del festival

Le foto della seconda serata

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SANREMO 2024, LA PRIMA SERATA: CON TUTTE LE CANZONI, MENGONI E IBRA

6 febbraio 2024 – E’ cominciata con una lunghissima carrellata di tutte le 30 canzoni in gara l’edizione numero 74 del festival di Sanremo. La prima serata si è conclusa alle due di notte (ed erano pure in anticipo!): una maratona, che ci ha preparato tutti a quel che ci aspetterà in questa lunga settimana.

Per noi varesini una maratona partita col botto, perdipiù, visto che la rappresentante dei sette laghi – Clara Soccini, di Travedona Monate – è stata la prima cantante in assoluto in gara in questa edizione del festival. Prima di lei, c’è stata solo la banda dei carabinieri a cavallo, che ha introdotto con un brano della tradizione tutta la kermesse.

Clara è stata promossa a pieni voti: dall’Ariston, dalla sua comunità riunita nel cinema del paese, da voi lettori sui social che avete commentato la sua esibizione con un sacco di complimenti che si possono brevemente riassumere in “Non è solo bella, è anche brava”. Anche la canzone e stata apprezzata, e ha fatto successo persino lo scicchissimo vestito Armani Privè che indossava.

Questo però era solo l’inizio di una serata che è durata 6 (sei) ore in tutto: la quale ha visto innanzitutto il debutto come conduttore di Marco Mengoni, il vincitore del Festival dell’anno scorso con la sua splendida “Due vite”.

Clara Soccini apre il Festival di Sanremo 2024
Clara Soccini

Una prova di debutto che ha visto anche lui promosso a pieni voti: ironico e spiritoso, con più outfit della Ferragni (tra i tanti c’era pure una sorta di gonna pantalone e una maglia a rete metallica di Donatella Versace: ma di cambi ne abbiamo contati almeno quattro, se non di più, in tutto).

Preparatissimo e attento ad ogni particolare – al nottambulo Fiorello, che conduce Viva Sanremo che fa da dopofestival, ha confessato di essere “Capricorno ascendente vergine, un perfezionista fanatico” – ha portato a compimento una esibizione complessa e multitasking, visto che ha esordito cantando la canzone vincitrice di Sanremo 2023 e ha presentato durante la serata un mix dei suoi piu grandi successi, mentre si esibiva in siparietti comici, recitava un omaggio ad Anna Marchesini e faceva le veci della valletta presentando i cantanti in gara.

Sanremo 2024, la prima serata

I 3o brani in gara, piaccia o no, si candidano senza dubbio a rappresentare il meglio del pop italiano dell’anno, cantato dagli interpreti più in voga per ogni generazione: uno standard a cui Amadeus ci ha ormai abituato con una certa sapienza, e a cui sarà difficile rinunciare quando se ne andrà. Difficile sarà rinunciare anche alla sua spalla storica e imprescindibile, Rosario Fiorello, che in questa edizione gioca a fare “quello al margine” ma che ha invece già preso tutta la scena con le sue gag e i suoi commenti maliziosi.

A sorpresa – nel senso che non è stato annunciato, ma in realtà il suo intervento era preparatissimo – si è presentato in prima fila anche Zlatan Ibrahimovic, ormai dirigente del Milan e consumato imitatore di se stesso. Cinque minuti brillanti dove Ibra dispensa ad Amadeus battute smargiasse, la migliore delle quali gli è stata elargita all’ultimo: “Ok, io ora mi siedo e ti controllo: se ti vedo stanco, chiamo il cambio. Qua fuori c’è la fila di presentatori”.

A sorpresa Ibrahimovic sul palco di Sanremo 2024

Per quanto riguarda le esibizioni dei cantanti in gara, come sempre è prematuro giudicare, anche se in poche ore i 30 pezzi invaderanno radio e piattaforme di streaming. Di certo sono da tenere d’occhio Angelina Mango, Annalisa e Alessandra Amoroso: un tris nato da Amici che promette bene, per canzoni e fama.

Ma non va sottovalutato un sorprendente Il Volo, finalmente libero da quell’aria da “Tre Tenori dei poveri” a cui il mercato discografico li aveva costretti in gioventù, che si sono espressi con una canzone vivaddio normale che mette in risalto, senza fingere miracoli, le loro indubbie doti canore.

Sanremo 2024, la prima serata
Diodato

Fatico  a giudicare la nuova generazione di cantanti, per distanza anagrafica: ma Alfa, La Sad, BNKR44 e Geolier promettono bene, se non sul palco almeno negli streaming.  Grandi conferme da Diodato, Mahmood, The Kolors e dai “grandi classici”: Fiorella Mannoia, Negramaro, Loredana Bertè, RengaNek. Ma è solo la prima sera: faremo in tempo a cambiare idea o confermare preferenze nel corso della settimana, fateci sapere quali sono i vostri preferiti.

Le gallerie della prima serata

Le foto di Clara Soccini dal palco dell’Ariston

Mengoni canta “Due vite” un anno dopo la sua vittoria

Ibra irrompe sul palco di Sanremo

Clara Soccini da Travedona prima cantante a salire sul palco del festival

Le foto della prima serata

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Pubblicato il 09 Febbraio 2024
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