Carrefour, sindacati preoccupati: «A rischio 1800 lavoratori, colpito anche il milanese»
Un vero fulmine a ciel sereno quello annunciato oggi, 1 ottobre, da Carrefourd colosso della distribuzione moderna organizzata
Carrefour, il colosso della distribuzione moderna organizzata, oggi (1ottobre) al tavolo della trattativa con i sindacati ha annunciato 1.800 esuberi. Un vero fulmine a ciel sereno che coinvolge anche il territorio dell’Alto Milanese. In questo contesto sono i 100 negozi del gruppo saranno ceduti «e non perché navigano in cattive acque», denunciano i sindacati che identificano i supermercati della catena «tra i più performanti»
Ad annunciare la cattiva notizia è la Uiltucs, unione italiana lavoratori del turismo, commercio e servizi, che segue il settore e l’azienda francese, in particolare, con il suo segretario generale aggiunto Paolo Andreani. Una realtà, quella di Carrefour, presente in Italia con la multicanalità dei diversi formati (Ipermercati, supermercati, “superette”, ossia market di piccole superfici, e Cash&Carry) con oltre 1400 punti vendita tra diretti e in franchising, e 16.000 dipendenti diretti. «È un fulmine a ciel sereno, non ci aspettavamo certo l’annuncio della quinta ristrutturazione in 10 anni, e l’ennesima riduzione di personale – commenta Andreani a margine dell’incontro -. La multinazionale accelera sul franchising, rivede il piano industriale del 2019 e penalizza l’occupazione. È destinata a calare l’occupazione diretta in modo consistente. Quel che è grave, inoltre, è la possibilità, in prospettiva, dell’impoverimento dei salari, e delle condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti nelle cessioni».
Al momento sono previsti, secondo Carrefour, 1.800 esuberi sull’intera rete di cui ben 170 nella sede centrale a Milano. Un taglio del personale diretto di oltre il 10% rispetto all’organico totale che a fine 2020 ammontava ad oltre 16.000 unità.
Dopo la crisi degli Ipermercati come l’ex Auchan che ha colpito fortemente il Legnanese entra in discussione la tenuta dei formati Express e Market: «Verranno ceduti punti vendita tra i più performanti. Campania, Liguria, Lombardia e Lazio risultano le regioni del Paese più penalizzate – spiega Andreani -. Non solo. È prevista entro il 2022 la cessione a terzi di oltre 100 punti vendita diretti, nei fatti il 30% della rete esistente dei relativi formati. Tale cessione interesserà oltre 1000 delle 1800 unità coinvolte. Aver lavorato per garantire un servizio essenziale in tempo di pandemia non è servito a rendere stabile il rapporto di lavoro Carrefour licenzia centinaia di lavoratrici e lavoratori per ridurre i costi dopo aver praticato scelte commerciali sbagliate. La multinazionale non è più credibile nelle relazioni sindacali».
Per Andreani serve un nuovo Patto di governo della trasformazione aziendale. «Ancora una volta nel settore distributivo sono le donne a pagare il prezzo più alto. Alle penalizzazioni dovute alla pandemia per i carichi familiari e i disagi nel lavoro si aggiunge oggi la beffa della ricerca del profitto a tutti i costi della multinazionale francese. Vedremo quale responsabilità sociale metterà in campo Carrefour. In tutto il settore distributivo, il fenomeno delle terziarizzazioni sta diventando centrale. Se non gestito adeguatamente dobbiamo mettere in conto che il lavoro sarà più precario e più povero. Potrebbero essere applicati contratti collettivi pirata e favoriti imprenditori senza scrupoli. La vertenza Carrefour sarà lo spartiacque. Serve un grande accordo che in nome della responsabilità sociale tanto decantata dall’impresa aiuti il lavoro a non perdere valore».
Dal canto suo Carrefour Italia ha precisato di voler attuare un piano di trasformazione finalizzato a «rafforzarne la crescita, consolidando il modello in franchising sulla rete di vendita, migliorando la competitività degli ipermercati e supermercati diretti e snellendo la sua organizzazione interna, con l’obiettivo di concentrarsi sulle attività al servizio dei punti vendita».
Con questo piano, Carrefour conferma la volontà di «investire nel Paese con l’obiettivo di tornare alla profittabilità e ad una crescita duratura -spiegano in una nota-. Tale piano si rende necessario in risposta ai cambiamenti strutturali in atto nel contesto del retail, tra cui l’evoluzione del mercato verso il digitale e l’automazione dei processi e come conseguenza dell’impatto della pandemia da Covid-19 sullo scenario dei consumi nel paese. Il piano annunciato oggi mira a supportare lo sforzo di rilancio delle attività di Carrefour in atto in Italia, un mercato chiave a livello globale in cui l’azienda intende continuare ad investire in modo sostenibile, avvalendosi del totale supporto e della solidità finanziaria del Gruppo».
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