Regione Lombardia commemora l’incidente aere del 18 aprile 2022
In quel giorno un aereo sventrò il Pirelli all’altezza del 26° piano e persero la vita due avvocate, Annamaria Rapetti e Alessandra Santonocito

Una cerimonia sobria ma molto partecipata e commossa per ricordare il tragico evento che il 18 aprile 2002 segnò una ferita profonda nel grattacielo Pirelli, allora sede della Giunta di Regione Lombardia, colpito da un aereo che lo sventrò all’altezza del 26° piano. In quella drammatica occasione persero la vita due avvocate, Annamaria Rapetti e Alessandra Santonocito mentre erano al lavoro proprio al 26° piano dell’edificio. Dopo il restauro del Palazzo è diventato il Piano della Memoria, uno spazio aperto dedicato al raccoglimento e alla riflessione. Alla commemorazione in data diversa, perché quest’anno il 18 aprile sarà Venerdì Santo, sono intervenuti il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il sottosegretario alla Presidenza con delega alle Relazioni internazionali ed europee Raffaele Cattaneo, il vicepresidente del Consiglio regionale Giacomo Cosentino e la collega dell’avvocatura Piera Pujatti che ha ricordato le vittime di quella sciagura. Presente anche l’assessore regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile Franco Lucente
Tra i partecipanti, il fratello di Anna Maria Rapetti Giovanni e il figlio Francesco, oltre alla collega Rosangela Capuzzolo. «Un evento che non dimenticheremo – ha detto Attilio Fontana, allora presidente del Consiglio regionale – non solo per la gravissima perdita di due dipendenti regionali, apprezzate e stimate, ma anche perché costituisce una linea di demarcazione tra un ‘prima’ e un ‘dopo’, considerato che per mesi il grattacielo, già in fase di restauro, è rimasto inagibile e ci ha costretti a trovare soluzioni alternative. Fra queste, la decisione di convocare le riunioni del Consiglio regionale all’interno di una tensostruttura, avveniristica per quei tempi, in via Restelli».
«L’eredità che l’incidente del 18 aprile ci lascia – ha aggiunto – è anzitutto il ricordo di Annamaria e Alessandra ma anche, come dimostrato a partire dal giorno successivo all’evento, la straordinaria capacità di ripresa del personale di Regione Lombardia pronto a collaborare per un complicato ritorno alle tradizionali attività, ‘tirandosi indietro le maniche’ come si usa dire e rimettendosi al lavoro. Perché noi lombardi siamo fatti così».
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