Sanvittore SiCura: “Fare e disfare: un ciclo senza fine nella gestione della videosorveglianza a San Vittore Olona”
Nel mirino c'è un progetto di videosorveglianza datato 2013/2014 che non è mai stato realizzato nel suo complesso

«L’inefficiente ciclo di investimento e disinvestimento nella videosorveglianza pubblica, dove le risorse già spese vengono dimenticate e sostituite anziché ottimizzate, solleva seri dubbi sulla gestione responsabile dei fondi pubblici». Così il consigliere di minoranza Fabrizio Sberna della lista Sanvittore SiCura interviene sul tema della videosorveglianza pubblica a San Vittore Olona. Nel mirino c’è un progetto di videosorveglianza datato 2013/2014 che non è mai stato realizzato nel suo complesso. Una osservazione fatta dal consigliere a seguito di una recente richiesta di fondi per la manutenzione delle apparecchiature già esistenti che però seguono la linea di quel vecchio progetto di oltre 140mila euro. A fronte di ciò Sberna ha infine commentato: «È tempo di riflettere su come gestire al meglio le risorse pubbliche». Di seguito la nota a firma del consigliere Sberna
In un contesto in cui la gestione delle risorse pubbliche dovrebbe essere una priorità, ci si trova a riflettere su un caso emblematico che solleva interrogativi e preoccupazioni. La recente richiesta dei servizi generali per un nuovo capitolato di appalto riguardante l’allestimento e la manutenzione della videosorveglianza nei parchi pubblici ha riacceso i riflettori su un investimento di circa 145.000€ effettuato nel 2013/2014. Questo impianto di fibra ottica, all’epoca all’avanguardia, era destinato a collegare tutti i plessi comunali e, in particolare, le telecamere di videosorveglianza, fondamentali per la sicurezza della collettività. Eppure, oggi ci si chiede: che fine ha fatto quel sistema? Sparito nel nulla, come se non fosse mai esistito. Un investimento significativo, che avrebbe dovuto garantire un monitoraggio efficace e duraturo, è caduto nell’oblio. La situazione è paradossale: quando si tratta di fondi pubblici, sembra che non ci sia la stessa attenzione e responsabilità che si avrebbe con le proprie finanze. Come si suol dire, “il passato è passato”, e si continua a investire in nuovi progetti senza considerare ciò che già esiste.
Nel corso degli anni, sono state installate nuove telecamere che utilizzano modalità di collegamento diverse da quelle già presenti e finanziate. Nuovi apparati sono stati aggiunti, mentre quelli esistenti, ancora funzionanti e in grado di soddisfare le esigenze attuali, rimangono inutilizzati. Questo non è solo un esempio di cattiva gestione, ma una chiara dimostrazione di come le amministrazioni, nel tentativo di apparire attive e reattive, finiscano per ripetere gli stessi errori. La vera sfida per chi amministra è quella di adottare una logica di “buon padre di famiglia”, ottimizzando le risorse e investendo nella manutenzione piuttosto che nel continuo rifacimento di ciò che già esiste. Se una stringa delle scarpe si rompe, la soluzione non è buttare via le scarpe, ma sostituire la stringa. È tempo di riflettere su come gestire al meglio le risorse pubbliche, per garantire un servizio efficiente e duraturo alla comunità. La responsabilità nella gestione dei fondi pubblici non è solo un dovere, ma un impegno verso il bene comune.
Fabrizio Sberna della lista Sanvittore SiCura
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