Cimiteri nella bufera a Nerviano, la sindaca: “Non tollereremo altre mancanze”. Ma la Lega: “Fatti, non parole”
Ancora episodi incresciosi nei cimiteri di Nerviano, questa volta al cimitero di Sant'Ilario, dove è stata segnalata la presenza di rifiuti nella zona esterna alla camera mortuaria

Cimiteri ancora nell’occhio del ciclone a Nerviano, dove solo qualche settimana fa una famiglia al cimitero di Garbatola si era ritrovata ad aspettare per un’ora gli addetti alla sepoltura dopo essere arrivati al camposanto per una tumulazione ed essersi ritrovati davanti un loculo chiuso, peraltro poi rotto con un sasso all’arrivo dell’addetto, fino a quando non è sopraggiunto un collega con gli strumenti necessari.
L’episodio, infatti, non è rimasto un caso isolato, ma è stato seguito a stretto giro di posta – oltre che dai rifiuti abbandonati, pezzi di lapidi comprese, nel parcheggio sterrato del cimitero del capoluogo – da nuove criticità, questa volta al cimitero di Sant’Ilario, dove nei giorni scorsi è stata segnalata la presenza di rifiuti nella zona esterna alla camera mortuaria, da inerti e sacche fino a legno e bare, con tanto di odori sgradevoli.
La sindaca: “Non tollereremo altre mancanze”
Quadro che ha spinto Piazza Manzoni ad intervenire per riportare la situazione nei giusti binari. «Il vaso era già colmo – spiega la sindaca -. Le problematiche che si sono verificate negli ultimi tempi, alcune delle quali gravi e incresciose, hanno richiesto un intervento deciso e immediato da parte nostra. È doveroso precisare che quanto accaduto, in più occasioni e in modo reiterato, non ha alcuna giustificazione. La dignità dei defunti, il rispetto dovuto alle famiglie e il decoro dei luoghi dove riposano i nostri cari non possono e non devono essere messi in discussione. Siamo già intervenuti con fermezza e stiamo agendo nei tempi e nei modi che ci sono concessi intensificando le azioni di controllo delle prestazioni contrattuali e notificando puntualmente ogni inadempienza per poi agire di conseguenza».
«È importante chiarire che l’ente non governa il percorso di aggiudicazione delle gare d’appalto – aggiunge la prima cittadina -. Questo, purtroppo, comporta la possibilità che l’esito della gara assegni il servizio a soggetti che poi si rivelano inadeguati a svolgere le funzioni richieste. È un rischio noto, ma ciò non significa che lo si debba accettare passivamente. Contrastare queste situazioni è un dovere e lo stiamo facendo con determinazione. Non tollereremo ulteriori mancanze: il rispetto dei cittadini passa anche, e soprattutto, dalla cura dei luoghi della memoria».
Lega: “Alle parole seguano i fatti”
La situazione della zona esterna alla camera mortuaria del cimitero di Sant’Ilario, intanto, è finita al centro di un’interrogazione urgente della Lega, che ha parlato di «spettacolo indecoroso e vergognoso».
«Ci troviamo di fronte all’ennesimo episodio di forte criticità nella gestione dei servizi cimiteriali che, dopo l’avvento dal mese di febbraio del nuovo appalto, ha avuto un tracollo sotto gli occhi di tutti – sottolinea la Lega -. Di sicuro non bastano e non tranquillizzano per nulla le parole del sindaco. Ci mancherebbe che non si dica di situazione intollerabile e di tolleranza zero verso le inadempienze! Il punto è un altro: alle parole seguano i fatti, cioè controlli puntuali e relative sanzioni. Si prenda il capitolato d’appalto e si verifichi punto per punto che, quanto previsto, venga poi fatto».
«La realtà è che i recenti episodi, che hanno riguardato tutti e tre i cimiteri, seppur in modalità differenti, sono stati resi “pubblici” grazie all’azione dei nostri consiglieri comunali, che continueranno a vigilare attentamente sul necessario e doveroso decoro e rispetto che si deve a luoghi sacri quali sono i cimiteri – aggiunge il Carroccio -. Naturalmente ci auguriamo vivamente che siano episodi isolati e che arrivi subito una forte inversione di rotta ma, se così non fosse, ci auguriamo la massima attenzione agli articoli relativi a penalità e inadempienze e alla risoluzione del contratto, prevista in diversi e specificati casi fra i quali, ad esempio, “qualora le penali applicate superino il 10% dell’importo contrattuale”».
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