Il Gruppo Chiesi rilancia l’ex stabilimento Carlo Erba a Nerviano: “Segnale di fiducia nelle potenzialità del Comune”
Plauso bipartisan dalla politica per l'investimento del gruppo biofarmaceutico, che realizzerà in paese un nuovo stabilimento specializzato nella produzione di inalatori a bassa impronta carbonica

L’arrivo del Gruppo Chiesi a Nerviano mette – per una volta – tutti d’accordo. È un plauso bipartisan quello che arriva dalla politica cittadina per l’investimento da 430 milioni di euro del gruppo biofarmaceutico, che realizzerà in paese un nuovo stabilimento specializzato in primis nella produzione di inalatori a bassa impronta carbonica per il trattamento delle patologie respiratorie, ma anche nello sviluppo di prodotti biologici sterili, rilanciando lo storico sito produttivo nato nel 1965 come centro di ricerca oncologica di Farmitalia Carlo Erba.
La sindaca: “L’arrivo di Chiesi rilancia le prospettive future di Nerviano”
A partire da Piazza Manzoni, che parla di «segnale di grande fiducia nelle potenzialità del Comune» e ricorda la «collaborazione avviata lo scorso anno con l’ente e, ancor prima, a partire dal 2022, con diversi investitori e con Regione Lombardia nel complesso percorso di dismissione del sito produttivo di Teva».
«L’arrivo di Chiesi conferma il valore strategico dell’area industriale di Nerviano e ne rilancia le prospettive future – sottolinea la sindaca Daniela Colombo -. La scelta del Gruppo Chiesi non è casuale: il sito di Nerviano offre caratteristiche intrinseche ideali per un investimento di questa portata. Grazie agli spazi, agli immobili già esistenti e a una posizione logistica particolarmente favorevole per la tipologia di business, il piano di riqualificazione dell’area industriale, che interesserà una superficie di 124mila metri quadri, trasformerà il sito in un centro di eccellenza a livello internazionale per la produzione di inalatori a bassa impronta carbonica e di prodotti biologici sterili, contribuendo allo sviluppo economico e industriale del nostro territorio».
«Secondo il programma annunciato, già nel 2026 verrà avviata una prima attività nel sito di Nerviano con l’obiettivo di raggiungere la piena operatività entro il 2030 – aggiunge la prima cittadina -. Il Comune garantirà la massima collaborazione per assicurare una transizione efficace e agevolare il processo di insediamento di Chiesi nel rispetto della convenzione vigente nell’area. Questo investimento non rappresenta solo un’opportunità industriale, ma anche un contributo concreto alla modernizzazione e alla sostenibilità del nostro territorio grazie alla realizzazione di un parco fotovoltaico per l’autosufficienza energetica e ad un progetto di rigenerazione dell’area boschiva adiacente».
Il PD: “Opportunità rilevante per la comunità nervianese”
Sulla stessa linea anche i Dem, che sottolineano come l’investimento rappresenti «un’opportunità rilevante per la comunità nervianese e per il territorio». «Da parte nostra intendiamo monitorare con attenzione gli sviluppi di questo progetto – proseguono dal Partito Democratico -: in occasione del prossimo consiglio comunale presenteremo un’interpellanza per chiedere all’amministrazione comunale di informare i cittadini sui dettagli dell’intervento annunciato dal Gruppo Chiesi».
La Lega: “Assicurare posti di lavoro ai nervianesi”
Plauso anche dalla Lega per il «rilancio di Nerviano come polo nazionale della ricerca farmaceutica». «È una bellissima notizia per Nerviano e per tutto il territorio – è il pensiero del Carroccio -. È un orgoglio avere un polo farmaceutico all’avanguardia e, in primis, gli oltre 300 posti di lavoro che arriveranno entro il 2029. La speranza e l’auspicio è che si possa assicurare un cospicuo numero di posti per i nervianesi, trovando tecnicamente le modalità per riuscire a farlo. Da parte nostra, come Lega, ci faremo carico di promuovere il prima possibile un incontro in Regione Lombardia con l’assessore allo sviluppo economico Guidesi e fare sì che, attraverso la consigliera Scurati, si possa organizzare una commissione regionale delle Attività produttive per incontrare la nuova proprietà. Dopo la chiusura dei predecessori della Teva, finalmente quell’area viene rilanciata. È doveroso ricordare che il nuovo PGT, attualmente in vigore e da noi approvato nel 2021, vincola quell’area per quello scopo e siamo soddisfatti che si vada ancora in quella direzione e Nerviano si rilanci come polo nazionale della ricerca farmaceutica».
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