Cambia il Regolamento di Polizia Urbana. A Parabiago stop a bici e monopattini che “bloccano” i marciapiedi
Tra le modifiche introdotte al regolamento il divieto di legare bici e monopattini «ad arredi pubblici come pali, panchine, cancelli o recinzioni, laddove queste ostruiscano passaggi pedonali o impediscano la fruizione di marciapiedi o aree pubbliche»

Via libera a Parabiago alle modifiche al Regolamento di Polizia Urbana. Durante l’ultima seduta il consiglio comunale cittadino ha approvato l’introduzione di quattro nuovi articoli nel documento, che serviranno a regolamentare il parcheggio di biciclette e velocipedi permettendo di intervenire laddove i mezzi vengano abbandonati, nell’ottica di tutelare pedoni, persone con disabilità e in generale l’utenza più fragile.
I quattro nuovi articoli vietano «il deposito di biciclette fissate ad arredi pubblici come pali, panchine, cancelli o recinzioni, laddove queste ostruiscano passaggi pedonali o impediscano la fruizione di marciapiedi o aree pubbliche» – divieto esteso anche ai velocipedi e a tutti i veicoli equiparati, come i monopattini – e disciplinano la procedura per la rimozione e l’eventuale demolizione o sequestro dei mezzi non più funzionanti, oltre a regolamentare l’uso delle rastrelliere nelle aree pubbliche stabilendo il divieto di «parcheggio a tempo indeterminato» e l’obbligo di verificare che non ci siano divieti di sosta o avvisi di rimozione per ragioni specifiche. All’introduzione dei nuovi articoli nel regolamento farà seguito il posizionamento vicino alla stazione di segnaletica che evidenzi il divieto di sosta, invitando ad usare le rastrelliere della velostazione di via 24 Maggio.
«Con l’introduzione di queste nuove modifiche intendiamo richiamare anche coloro che utilizzano biciclette o monopattini, al rispetto del codice della strada, nell’interesse collettivo – ha sottolineato l’assessore alla Sicurezza Barbara Benedettelli a valle del consiglio comunale -. L’obiettivo di questo adeguamento è restituire i marciapiedi ai loro fruitori, senza che questi debbano incontrare ostacoli posti da veicoli parcheggiati in modo inappropriato impedendo ad esempio il passaggio ai passeggini o alle persone con disabilità».
«In un mondo che cambia, cambia il modo di vivere l’ambiente in cui si abita e cambiano di conseguenza anche le regole di convivenza – ha aggiunto il sindaco Raffaele Cucchi -. Questa amministrazione ha fatto molto per incentivare l’utilizzo della bicicletta, ma tale utilizzo deve andare d’accordo con il diritto dei pedoni di poter utilizzare liberamente gli spazi a loro dedicati. Vi è poi la tutela del decoro urbano: infatti, capita che alcune biciclette, specie in zone della città quali la stazione ferroviaria, vengano legate alle recinzioni, nonostante la presenza di rastrelliere e di una velostazione nelle immediate vicinanze. In fondo, il piazzale della stazione è il primo biglietto da visita della città».
Le modifiche al regolamento sono state approvate dal parlamentino della città della calzatura con i soli voti favorevoli della maggioranza e più di una critica da parte delle opposizioni. Da quelle mosse dalla consigliera Dem Alessandra Ghiani, che ha parlato di «dinamica paradossale» per lo svolgimento delle sedute di commissione, a quelle del collega di riParabiago Giacomo Sartori, che ha invece stigmatizzato il «caos normativo assurdo» che per la civica caratterizzava la proposta inizialmente formulata dall’amministrazione, con cui «si sarebbe andato a costituire un divieto acclarato per qualsiasi modalità di parcheggio della bicicletta in tutto il territorio, sostenendo che l’unica cosa legale e quindi non punibile sarebbe stata sistemare la bicicletta nelle apposite rastrelliere, che non hanno una diffusione capillare sul territorio».
Foto di archivio
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