Tempere e pennello per cancellare l’omertà delle mafie: gli studenti di Rescaldina tornano a colorare La Tela
I ragazzi di terza media delle scuole del paese hanno colorato i muri de La Tela con tanti quadratini colorati, creando ognuno il proprio colore
Lì dove una volta sfornava pizze il Re Nove, il locale sulla Saronnese sottratto alla ‘ndrangheta, e poi è nata l’osteria sociale del buon essere La Tela, fino al 2017 i muri esterni erano completamente bianchi. Quell’anno, poi, circa 200 tra studenti delle scuole medie del paese e ragazzi del Centro Diurno Disabili hanno colorato quel bianco con tanti quadratini, ognuno con un colore creato con le proprie mani, come una sorta di firma: una prima pennellata che l’anno dopo sarebbe stata seguita dai 1.081 nomi delle vittime innocenti di mafia scritti a colori brillanti sul muro di cinta.
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Sette anni dopo, La Tela è tornata a colorarsi grazie ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado, che hanno ripreso tempere e pennelli in mano e sono tornati a dipingere i muri esterni del locale contro l’omertà che copre i crimini mafiosi, per tenere viva la memoria delle vittime innocenti delle mafie, mentre quei 1.081 nomi venivano scanditi al microfono dai loro stessi compagni.
«Anche qui a La Tela vogliamo ricordare le vittime innocenti di mafia – spiega il presidente della cooperativa che gestisce l’osteria sociale Giovanni Arzuffi -: lo facciamo con i ragazzi delle terze medie delle scuole di Rescaldina e di Rescalda che sono venuti e hanno colorato questo muro che prima era bianco, coprendolo con quadratini colorati che rappresentano la loro personalità che vuole coprire il bianco, simbolo del silenzio e dell’omertà, di quelli che voltano la faccia davanti alle ingiustizie».
«In occasione di questa giornata l’amministrazione comunale e la scuola ci tenevano ad invitare gli studenti – aggiunge l’assessore all’Istruzione Loredana Pigozzi -: per noi è importante che i ragazzi conoscano quello che abbiamo sul territorio, in questo caso La Tela che dà loro la possibilità di vivere una giornata come questa con l’iniziativa che è stata organizzata, sensibilizzandoli verso il concetto di legalità. Leggendo i nomi delle vittime di mafia, gli studenti prendono anche contezza che nell’elenco ci sono molti loro coetanei. Noi li abbiamo coinvolti, gli è stato spiegato in cosa consisteva il progetto, ma nel vederli lavorare e collaborare e nel sentirgli leggere i nomi delle vittime innocenti di mafia lo scambio è stato reciproco».

La Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
La Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie è un’iniziativa nata dal dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci e non ne sentiva mai pronunciare il nome, promossa ogni anno il 21 marzo da Libera e dal 1° marzo 2017 ufficialmente riconosciuta anche per legge.
Dal 1996 in occasione del primo giorno di primavera, ogni anno in una città diversa, un lungo elenco di nomi scandisce la memoria che si fa impegno quotidiano. «Recitare i nomi e i cognomi come un interminabile rosario civile, per farli vivere ancora, per non farli morire mai – spiegano da Libera -. Il 21 marzo in tanti luoghi del nostro Paese per un abbraccio sincero ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, non dimenticando le vittime delle stragi, del terrorismo e del dovere».
Negli ultimi 30 anni l’iniziativa ha coinvolto una rete sempre più ampia di associazioni, scuole ed enti locali, e quest’anno taglierà il traguardo della XXX edizione a Trapani, con la regia di Libera e Avviso Pubblico: il programma include una veglia il 20 marzo e il corteo nazionale il 21, seguito da seminari tematici sulla lotta alla mafia.

La Cena della Legalità
Per la ricorrenza l’osteria sociale sulla Saronnese ha organizzato anche una “Cena della Legalità” in collaborazione con COOP Lombardia e le cooperative Verbumcaudo e Libera Terra, che producono pasta, passata di pomodori e vini sui terreni confiscati alle mafie in Sicilia. Menù della serata pasta alla norma, parmigiana di verdure con patate, acqua e caffè, con gli operatori delle cooperative coinvolte in collegamento da remoto.
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