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Parenti al cimitero di Garbatola per una tumulazione, ma manca l’addetto alla sepoltura e il loculo è chiuso

L'episodio, prevedibilmente nell'occhio del ciclone, è finito al centro di un'interrogazione urgente dell'ex sindaco Massimo Cozzi. Dura replica della prima cittadina Daniela Colombo

cimitero

I parenti arrivano al cimitero di Garbatola per la tumulazione delle ceneri del proprio caro, ma gli addetti alla sepoltura non ci sono e il loculo è chiuso. E quando un’ora dopo l’addetto arriva, a valle di diverse telefonate tra il personale dell’impresa di onoranze funebri e l’ufficio comunale, non avendo gli attrezzi rompe il muro del loculo con un sasso, fino a quando non sopraggiunge un collega con gli strumenti necessari e la tumulazione viene portata a termine.

L’episodio risale alla fine febbraio e nei giorni scorsi è finito nell’occhio del ciclone dopo un’interrogazione urgente presentata dall’ex sindaco Massimo Cozzi, che ha parlato di «episodi incresciosi che non dovrebbero mai accadere in luoghi sacri come i cimiteri» e ha chiesto conto a Piazza Manzoni di come intende intervenire, «considerato anche il fatto che il giovedì mattina è prevista la presenza di un addetto alla guardiania al Cimitero della frazione».

Dopo i fatti l’amministrazione comunale – che è pronta ad applicare una penale e a stretto giro di posta incontrerà la società che gestisce il servizio per «evidenziare le criticità riscontrate» e «rappresentare il disappunto della cittadinanza nervianese» come hanno peraltro già fatto gli uffici comunali – si è scusata con la famiglia e ha espresso vicinanza ai parenti «colpiti da questo grave disservizio», «assicurando il massimo impegno per garantire il rispetto e la dignità dovuti in un luogo sacro come il cimitero».

«L’avvio del nuovo appalto cimiteriale ha purtroppo incontrato difficoltà sin dall’inizio – sottolinea l’assessore a Territorio, Ambiente e SUAP Enrico Fontana -. L’episodio del 27 febbraio scorso ne è una chiara testimonianza. L’affidamento dei servizi pubblici avviene attraverso procedure di gara, con l’obiettivo di garantire standard elevati e criteri di selezione rigorosi per i gestori. Nonostante l’elaborazione di un bando migliorativo, che imponeva requisiti specifici al soggetto affidatario, la gestione del servizio si è rivelata inadeguata e inaccettabile. Questo episodio ha arrecato un grave disagio ai familiari coinvolti e ha colpito l’intera comunità, che si trova oggi parte lesa. Siamo consapevoli che l’applicazione di una penale non potrà mai compensare il disagio subito, né dai familiari del defunto né dall’intera comunità. Tuttavia, riteniamo fondamentale intervenire con fermezza affinché situazioni di questo tipo non si ripetano».

La sindaca Daniela Colombo, però, ha anche stigmatizzato «le modalità di divulgazione di fatti particolarmente delicati che investono la sfera privata dei soggetti interessati». «Il consigliere Cozzi ha scelto di rendere pubblica la sua interrogazione sui social e di inoltrarla agli organi di stampa senza attendere il riscontro dell’amministrazione, dimostrando un interesse politico mirato a delegittimare l’ente, parte lesa rispetto alla questione, piuttosto che a tutelare la riservatezza delle persone coinvolte – commenta la prima cittadina -. Rispetto a quanto accaduto, l’amministrazione comunale si è prontamente attivata per gestire la vicenda e successivamente richiamare con fermezza la ditta incaricata dei servizi cimiteriali per l’inaccettabile comportamento degli addetti; consapevole della gravità dell’episodio, l’ente stesso ha convenuto con le persone coinvolte sulla presentazione di una segnalazione formale per consentire le misure del caso nei confronti della ditta».

Foto di archivio

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 20 Marzo 2025
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