Nuovi alberi di liquidambar alle scuole “Aldo Moro” e ” Rodari” di Canegrate
L’intervento è stato realizzato come compensazione per gli alberi precedentemente abbattuti a causa dell’infestazione del tarlo asiatico (Anoplophora chinensis malasiaca). Le piante sono state collocate anche nei giardinetti di via Redipuglia

Ad ombreggiare le aree verdi della Scuola dell’infanzia “Gianni Rodari”, della Scuola primaria “Aldo Moro” e nel parco giochi di via Redipuglia i nuovi alberi di liquidambar. Proprio in questi giorni il Comune di Canegrate, in collaborazione con ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste), ha completato la piantumazione di 21 piante che diventeranno in futuro grossi alberi capaci di regalare delle belle zone ombrose in estate. Questa iniziativa si è svolta nei giardini della Scuola dell’infanzia “Gianni Rodari”, della Scuola primaria “Aldo Moro” e nel parco giochi di via Redipuglia. L’intervento è stato realizzato come compensazione per gli alberi precedentemente abbattuti a causa dell’infestazione del tarlo asiatico (Anoplophora chinensis malasiaca), un insetto xilofago che ha colpito diverse specie arboree nel territorio comunale.
«L’infestazione del tarlo asiatico rappresenta una grave minaccia per le latifoglie ornamentali, arboree e arbustive sia in ambito forestale che urbano. Questo coleottero è stato introdotto accidentalmente in Europa e in Italia, causando danni significativi alle alberature locali – spiegano dal Comune -. L’abbattimento degli alberi infestati è stato necessario per contenere la diffusione del parassita e tutelare la salute delle piante circostanti. La scelta di piantare liquidambar come specie sostitutiva è stata dettata dalla loro resistenza e adattabilità all’ambiente urbano, oltre che per le loro caratteristiche estetiche, che contribuiscono a migliorare la qualità del verde pubblico. Questa operazione rientra in un più ampio programma di monitoraggio e gestione delle infestazioni da tarlo asiatico sul territorio lombardo, che prevede la sorveglianza attiva e l’adozione di misure fitosanitarie per prevenire ulteriori diffusioni del parassita».
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