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Ancora polemiche sul “Fungo” di Garbatola. La Lega: “Dissenso totale sulle opere compensative”

Ad accendere la miccia dello scontro politico la firma sull'accordo per la riqualificazione arrivata nei giorni scorsi, a valle della quale la Lega è tornata a ribadire le proprie perplessità

fungo garbatola

“Fungo”, sempre “Fungo”, fortissimamente “Fungo”. Continua a far discutere la riqualificazione dell’edificio a sette piani che svetta tra via Europa e via XX Settembre dagli anni ’90, la cui ristrutturazione è ormai in dirittura di arrivo dopo decenni in stato di completo abbandono. Ad accendere la miccia dello scontro politico – l’ennesimo su un tema che ormai da mesi vede i gruppi consiliari fermi ciascuno sulle proprie posizioni – la firma sull’accordo per la riqualificazione arrivata nei giorni scorsi, a valle della quale la Lega è tornata a ribadire le proprie perplessità.

«Quando si dice che finalmente si realizzeranno delle opere pubbliche a beneficio della collettività, un impegno rimasto disatteso per oltre tre decenni, si omette di dire che questo non era possibile prima, semplicemente perché l’immobile era finito all’asta per una procedura fallimentare – sottolinea il Carroccio -. Quando si dice che l’intervento che si sta realizzando viene fatto nel totale rispetto del PGT vigente, occorre ricordare che lo stesso è stato approvato dalla precedente amministrazione comunale con il voto contrario di chi oggi governa. Quando si dice che si incassano 990mila euro di opere pubbliche, non si dice volutamente che stiamo parlando della cifra già prevista nella vecchia convenzione del 2009, aggiornata con la rivalutazione Istat».

«Siamo in completo dissenso con la scelta fatta in merito alle opere pubbliche “compensative” per la collettività – aggiungono dalla Lega -. Quando si parla con enfasi di una nuova pista ciclabile a Garbatola e della riqualificazione di piazza Italia, non si dice che non verranno più realizzate la tanto attesa pista ciclabile che porta verso la Chiesa della Madonna di Dio il Sa’ e la rotatoria per mettere in sicurezza l’ingresso sul Sempione, venendo da viale Europa. Stiamo parlando da una parte alla rinuncia a quella che riteniamo la pista ciclabile più importante ed urgente del territorio, vista la pericolosità del tratto stradale interessato, e, dall’altra, si abbandona l’idea di mettere in sicurezza il tratto del Sempione, che diverrà ulteriormente pericoloso per l’uscita delle macchine provenienti dai nuovi appartamenti del Fungo».

«Se prioritaria è una ciclabile a Garbatola, non è sicuramente quella scelta, bensì quella di via Isonzo, in una strada densamente trafficata e pericolosa – conclude la sezione di Nerviano del partito di Salvini -. L’unico momento di confronto con la cittadinanza lo si è avuto solamente lo scorso mese di luglio grazie ai consiglieri di opposizione che hanno fatto convocare apposita commissione consiliare a Garbatola con la partecipazione di tanti cittadini. Scelte calate dall’alto, senza nessuna condivisione politica e senza tenere minimamente conto della voce dei garbatolesi, prese unicamente nella logica del consenso elettorale».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 10 Marzo 2025
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