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Pierpaolo Spollon intervistato dai liceali del Cavalleri: “Mi sento un eterno Peter Pan”

Miriam e Beatrice, supervisionate dalle loro professoresse, hanno intervistato Pierpaolo Spollon prima dello spettacolo che ha portato in scena al teatro Galleria di Legnano

Pierpaolo Spollon

È stato pubblicato il nuovo podpast del BeCava. Miriam e Beatrice, supervisionate dalle loro professoresse, hanno intervistato Pierpaolo Spollon. Simpatico, coinvolgente e molto alla mano, l’attore noto al grande pubblico per i suoi ruoli in L’allieva (Marco Allevi), Doc (Riccardo Bonvegna) e Blanca (Nanni Busalla), ha risposto alle domande delle liceali della redazione social del liceo Cavalleri di Parabiago  prima di salire sul palco del Teatro Galleria con lo spettacolo “Quel che provo dir non so”.  

Pierpaolo Spollon

Spollon parla del suo primo provino, che non ha superato, e dei suoi esordi come attore: «All’inizio non spinge niente se non la necessità di accettare un lavoro: arriva quello che arriva.  Ora che ho la possibilità, do molta importanza ai copioni: la storia deve accendere una miccia». E sui personaggi da lui interpretati, dice: «Sono affezionato a Nanni di Blanca ma Riccardo in Doc è il personaggio che è più vicino a me». Nell’intervista tocca temi delicati, come quello della disabilità, racconta alcuni momenti tragicomici vissuti sul set e spiega come si è  preparato per Doc: «Siamo stati due settimane di preparazione in ospedale: abbiamo passato due settimane in zona rossa al Gemelli, ci hanno insegnato a mettere le flebo ed è stato molto formativo. Adesso sto imparando a fare girare le monete sulle dita, qualcosa di strano per un mio nuovo personaggio».

Spollon si apre anche sulle sue emozioni, sul suo essere un eterno bambino: «La cosa che mette più in difficoltà è quando mi chiedono di essere uomo: a me piace ridere e scherzare. Mi sento un eterno Peter Pan». Il mestiere dell’attore gli consente di rimanere bambino e di sognare, anche se non mancano i momenti difficili: «Fare l’attore è uno dei pochi mestieri dove non giudicano il tuo lavoro ma giudicano te come persona».

QUI IL PODCAST SU SPOTIFY

Il podcast è stato realizzato da Elena Simioni (riprese e montaggio Reel), Miriam Riccardi (speaker 1), Beatrice Augugliaro (speaker 2).È stato supervisionato dal prof. Pippo Venditti e dalle prof. Miriam Morsani, e Catia Vinciguerra.

 

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 05 Marzo 2025
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