Unione degli Studenti di Busto Arsizio in presidio davanti alla Leonardo di Nerviano: “Fuori da scuole e università”
Una decina di studenti ha contestato davanti ai cancelli della Leonardo «la produzione di armi e la presenza dell'azienda nell'ambito educativo e accademico».
Unione degli Studenti di Busto Arsizio in presidio davanti alla Leonardo di Nerviano nel pomeriggio di venerdì 21 febbraio. Una decina di studenti, con le mani tinte di rosso a simboleggiare il sangue e uno striscione eloquente sul quale si leggeva “Fuori la Leonardo dalle scuole. Stop PCTO nelle aziende belliche”, sventolando la bandiera palestinese ha contestato «la produzione di armi e la presenza dell’azienda nell’ambito educativo e accademico».
«Noi ragazzi dell’Unione degli Studenti di Busto Arsizio, insieme all’UDS di La Spezia e di Pomigliano, vogliamo mobilitarci contro la produzione di armi e l’industria bellica nei diversi territori, e contro la conseguente militarizzazione dei luoghi del sapere – hanno sottolineato i ragazzi durante il breve presidio organizzato davanti ai cancelli di ingresso dello stabilimento nervianese del colosso attivo nei settori aerospazio, sifesa, sicurezza -. Nella provincia di Varese, a Somma Lombardo, Vergiate e Samarate, e in quella di Milano, a Nerviano, sono presenti diverse sedi della Leonardo, azienda che ottiene l’83% dei suoi profitti dalla produzione e dalla commercializzazione di svariati tipi di armi e sistemi d’armamento, impiegabili in ambito sia civile sia militare e securitario. Inoltre, lo Stato italiano è pienamente coinvolto nell’azienda poiché, nel 2022 e nel 2023, ha investito 8 miliardi di euro in nuovi armamenti, di cui una cospicua parte va proprio alla Leonardo, e il Ministero dell’Economia e delle Finanze partecipa come azionista».
«Contestiamo la complicità dello Stato italiano e della Leonardo in conflitti internazionali nei quali avvengono violazioni dei diritti umani fondamentali – hanno aggiunto gli studenti -. Contestiamo il coinvolgimento di questa azienda, di fatto bellica, in attività di PCTO e in ambito accademico. Il fenomeno della militarizzazione della scuola e della società mostra la direzione verso cui ci dirigiamo sempre più evidentemente: la normalizzazione delle presenze militari dentro ambienti scolastici e universitari, nell’ottica di un neanche troppo futuro scenario bellico mondiale. Vogliamo la Leonardo fuori dalle scuole e dalle università. Vogliamo opporci a questa complicità nei conflitti e nella morte di migliaia di persone innocenti. Avete le mani sporche di sangue».
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