Due mesi di apertura per lo sportello contro l’esclusione sociale in stazione a Rescaldina
In stazione continuano anche i passaggi quotidiani della Polizia Locale e i controlli dei Carabinieri per rassicurare i pendolari
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Primo bilancio a due mesi e mezzo circa dall’inaugurazione per “Gasoline”, lo sportello aperto ad inizio dicembre in stazione a Rescaldina per proporre percorsi di riorientamento e recupero alle persone con fragilità a rischio di esclusione sociale e ai consumatori di sostanze stupefacenti.
«L’apertura dello spazio in stazione ha aiutato a favorire una relazione di fiducia e un climax con gli educatori dedicati e con l’assistente sociale della cooperativa Albatros – spiega l’assessore alla Prevenzione e Sicurezza sociale Rosario Vitolo -. Ciò ha consentito, per due persone tossicodipendenti in particolare, una di sesso maschile ultracinquantenne e una di sesso femminile ultraquarantenne, di avviare nell’immediato colloqui di ascolto e mettere in campo azioni di orientamento al territorio e aggancio ai servizi di cura territoriali di altri Comuni».
«Per rassicurare invece i pendolari e i fruitori della stazione ferroviaria vengono effettuati con quotidianità una serie di passaggi e soste obbligate delle pattuglie della Polizia Locale, sia nelle ore di maggiore affollamento e transito, sia in orari lasciati all’iniziativa libera degli operatori, a cui si aggiungono i controlli dell’Arma dei Carabinieri territoriale con i quali c’è la massima collaborazione istituzionale. La situazione in stazione e quel che vi transita è e sarà doverosamente costantemente monitorata al fine di esercitare ogni efficace e consentita azione preventiva a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica che, ovviamente, si esercita anche con le necessarie azioni repressive dal lato dell’offerta delle sostanze stupefacenti, demandate più propriamente alle Forze di Polizia, le cui indagini sono coordinate dalla competente Procura della Repubblica».
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