Corteo di Fratelli d’Italia e Gioventù Nazionale a Parabiago per il Giorno del Ricordo
Il corteo domenica 9 febbraio ha celebrato il Giorno del Ricordo lungo un percorso partito dal Liceo Cavalleri e arrivato in piazzale Martiri delle Foibe
![Corteo di Fratelli d'Italia e Gioventù Nazionale a Parabiago per il Giorno del Ricordo](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2025/02/corteo-di-fratelli-d-italia-e-gioventu-nazionale-a-parabiago-per-il-giorno-del-ricordo-1815720.610x431.jpg)
Corteo a Parabiago per il Giorno del Ricordo, ricorrenza istituita dalla Repubblica Italiana nel 2004 per «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale».
Per il Giorno del Ricordo è stata scelta la giornata del 10 febbraio, ovvero la data dell’anniversario dei trattati di pace di Parigi imposti all’Italia al termine della seconda guerra mondiale con i quali l’Istria, il Quarnaro, Zara e parte del territorio del Friuli Venezia Giulia furono assegnati alla neonata Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia. Si stima che i giuliani, in particolare istriani e fiumani, e i dalmati italiani che lasciarono le terre dalle loro terre di origine furono tra i 250mila e i 350mila.
Per celebrare la ricorrenza le sezioni di Fratelli d’Italia dell’Alto Milanese e la Federazione di Gioventù Nazionale della città metropolitana di Milano hanno organizzato un corteo nella città della calzatura. «Questo corteo ci ha condotto in un percorso ideale dal Liceo Cavalleri, dove realizzammo la prima conferenza sul tema più di dieci anni fa, fino al piazzale Martiri delle Foibe – spiega Giuliano Polito, consigliere comunale di Parabiago e componente del direttivo provinciale di Fratelli d’Italia -, lo spazio intitolato dal Comune di Parabiago su nostra richiesta nel 2018 e dove solo qualche mese fa come amministrazione comunale abbiamo installato un nuovo monumento e realizzato 12 panchine tricolori con il contributo di 12 associazioni».
«L’esodo e le foibe furono una pulizia etnica, con la quale i partigiani jugoslavi del maresciallo Josip “Tito” Broz conquistarono i territori italiani della Dalmazia e dell’Istria esiliando 350.000 Italiani e trucidandone altri 30.000 – aggiunge Polito -, e solo dal 2004, con una legge presentata dalla destra e votata ad ampia maggioranza dal Parlamento, lo Stato e la storiografia ufficiale la hanno riconosciuta in quanto tale».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.