Niente consiglio comunale a gennaio, l’opposizione: “Con tanti problemi la maggioranza non ha argomenti?”
Da CambiaRescaldina critiche anche l'«occasione di collaborazione mancata», non essendo stata convocata la capigruppo per decidere come procedere
Gennaio senza consiglio comunale a Rescaldina, dove nel primo mese dell’anno non è stata convocata la “classica” seduta consiliare dell’ultimo venerdì del mese. E se in più di un altro Comune della zona a far rumore sono le riunioni “litigiose” – per usare un eufemismo – del parlamentino, all’ombra di Piazza Chiesa a far discutere è proprio la mancata convocazione, stigmatizzata dall’opposizione.
«A Rescaldina è una consuetudine consolidata convocare il consiglio l’ultimo venerdì del mese, ad eccezione di agosto in cui non c’è consiglio, di Luglio in cui si anticipa verso la metà del mese e di dicembre in cui si anticipa prima di Natale – sottolineano dalla civica di centrodestra CambiaRescaldina -. È una consuetudine ormai radicata che è sempre stata rispettata, tranne qualche rara eccezione. Per questo come opposizione ci aspettavamo la convocazione per venerdì 31 gennaio ed invece, senza alcuna comunicazione né motivazione ufficiale, non è stato fatto. Abbiamo saputo che non è stato convocato in quanto la maggioranza aveva un solo argomento da trattare».
Scelta incomprensibile tanto nella sostanza quanto nella forma, per il centrodestra. «Innanzitutto ci stupisce che con i tanti “temi caldi” da affrontare e i tanti problemi evidenziati, dall’accordo con Cerro Maggiore sulla discarica alle cause pendenti con la Metallurgica Legnanese, ai problemi di manutenzione del verde e delle strade, all’occupazione abusiva di Villa Saccal, ai lavori della Corte Amighazzi, la maggioranza ci dica di non avere argomenti da trattare – è la critica mossa da CambiaRescaldina -. Noi come opposizione avremmo avuto due interrogazioni e due mozione da presentare che ora verranno inevitabilmente posticipare a febbraio: considerando che già a dicembre non abbiamo potuto presentare interrogazioni o mozioni essendoci il bilancio in discussione, trascorreranno almeno tre mesi prima di discutere le nostre richieste».
«Si è parlato tanto di collaborazione tra maggioranza e opposizione ed in diverse occasioni abbiamo espresso il desiderio di collaborare in maniera diversa – conclude il centrodestra -. Invece anche questa volta siamo venuti a conoscenza di questa decisione per vie traverse: avremmo preferito che si svolgesse comunque una riunione dei capigruppo ed in quella sede si decidesse “insieme” cosa fare. In altre parole il presidente del consiglio avrebbe potuto dire: “Signori consiglieri, la maggioranza ha un solo argomento, voi avete delle interrogazioni o delle mozioni da presentare?”. È ovvio che se anche noi non avessimo avuto argomenti si sarebbe potuto decidere insieme di non convocare il consiglio; altrimenti, visto che avevamo argomenti, si poteva fare. Un’altra occasione di proficua collaborazione mancata».
Foto di archivio
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