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Quarantacinque anni fa chiudeva l’ospedale psichiatrico “Ugo Cerletti” di Parabiago

Il "Cerletti" è stato il primo ospedale psichiatrico in provincia di Milano ad essere chiuso il 31 gennaio 1980

ospedale psichiatrico "Ugo Cerletti" di Parabiago

È il 31 gennaio 1980. Sono passati solo una manciata di giorni da quando a Palermo Cosa nostra ha ucciso il presidente della Regione Sicilia Piersanti Mattarella, aprendo nel sangue un anno che sarà segnato dalla strage di Bologna, dall’omicidio del giornalista Walter Tobagi, dal boicottaggio da parte di 65 Stati delle Olimpiadi di Mosca. A Parabiago chiude il “Cerletti”, l’ospedale psichiatrico istituito quasi 20 anni prima sulle ceneri della sezione ospedaliera “Leonardo Bianchi”, la succursale del Manicomio di Mombello creata in città nel 1935.

La storia dell’Ospedale Cerletti

Il terreno su cui realizzare la succursale parabiaghese del Manicomio di Mombello era stato acquistato nel 1934 dall’amministrazione provinciale di Milano. All’apertura la struttura viene destinata al ricovero di «malate psichiatriche definite “croniche tranquille”», ovvero «soprattutto anziane pazienti psichiatriche per le quali era impossibile la dimissione o l’attività ergoterapeutica», come spiega “Carte da legare”, progetto della Direzione generale archivi del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo nato «per proporre una visione organica di tutela del patrimonio degli Archivi della psichiatria in Italia».

L’ospedale psichiatrico della città della calzatura negli anni ’50 e ’60 arriva ad accogliere più di 400 degenti divisi in quattro reparti: si trattava soprattutto di pazienti «inattive – sottolinea a proposito della struttura “Carte da legare” -, tranne alcune impegnate in piccoli lavori di cucito, servizi domestici o piccoli aiuti alle infermiere, senza alcuna retribuzione. Il movimento dei degenti era limitato e la degenza media era di parecchi anni. I ricoverati non avevano alcun contatto con l’esterno, con l’esclusione di sporadiche visite da parte dei parenti».

Nel 1967, poi, l’assessorato provinciale agli ospedali psichiatrici mette in cantiere una riorganizzazione radicale dell’ospedale, con tanto di adattamento degli edifici e di nuove costruzioni: è così che nasce il nuovo “Ospedale psichiatrico provinciale Ugo Cerletti”, inaugurato il 7 aprile 1968 e «ripensato come luogo di cura vero e proprio, non più come lungodegenza, aperto anche all’esterno».

«Il progetto prevedeva la liberalizzazione e l’umanizzazione della vita istituzionale con la partecipazione dei degenti e del personale alla gestione dei problemi della comunità ospedaliera e con il tentativo di coinvolgere la popolazione locale – si legge ancora nella sezione dedicata alla struttura di “Carte da legare” -. La struttura poteva accogliere circa 800 pazienti, divisi in cinque reparti: due maschili di osservazione e cura, due femminili, sempre di osservazione e cura, uno adolescenti (che ebbe però vita breve), uno psicogeriatrico maschile e uno femminile. Accanto ai reparti furono organizzati laboratori e ambulatori, palestra, biblioteca, sale di lettura e soggiorno, villaggio sociale e attrezzature per l’ergoterapia e ludoterapia. L’assetto definitivo venne definito due anni dopo con la creazione di cinque divisioni miste, maschili e femminili e con l’assorbimento delle due sezioni psicogeriatriche nei reparti generali».

Il “Cerletti” diventa così un punto di riferimento psichiatrico per tutta l’area tra Magenta, Abbiategrasso, Rho, Legnano e alcuni quartieri milanesi, e allo stesso tempo vengono aperti centri di igiene mentale con ambulatori e piccoli reparti di degenza dove operava il personale della struttura parabiaghese negli ospedali di queste stesse città, ma anche del Sacco e del San Carlo a Milano. L’ultimo atto

Prima della chiusura l’ospedale psichiatrico farà anche un altro passo di apertura verso il territorio creando una comunità di alloggio dove ospitare i pazienti dimessi che non avevano un appoggio familiare. Comunità che, peraltro, svuoterà gradualmente la struttura, tanto che per la dismissione, “figlia” della Legge Basaglia, basteranno due anni e il “Cerletti” sarà il primo ospedale psichiatrico in provincia di Milano ad essere chiuso il 31 gennaio 1980.

Foto da “Carte da legare”

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 31 Gennaio 2025
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